collettivo culturale tuttomondo Silvia Cuevas-Morales
di Silvia Cuevas-Morales (Cile, 1962)
Un giorno ti svegli
-e con un po’ di cautela-
inizi a toglierti
gli insulti di dosso
come pezzi di corteccia
Ti togli l’ansietà
come fini garze di seta.
Ti strappi il disprezzo
che si è incrostato sulle tue vene.
Ti confronti con lo specchio
come fosse la prima volta.
Vesti il tuo corpo con manti di tenerezza
e perdoni.
Non c’è tempo
per scagliare pietre
_
de Silvia Cuevas-Morales (Chile, 1962)
Un día te despiertas
– y con algo de cautela –
comienzas a quitarte
los insultos de encima,
como trozos de corteza.
Te vas quitando la ansiedad
como finas gasas de seda.
Te arrancas el menosprecio
que se fue incrustando en tus venas.
Te enfrentas al espejo
como si fuera la vez primera.
Vistes tu cuerpo con capas de ternura
y perdonas.
No queda tiempo
para arrojar piedras.
_
Opera: Paige Bradley, Expansion, Bronze with Electricity, 2013
Silvia Cuevas Morales nasce a Santiago de Chile.
Dopo il golpe di Pinochet, nel 1975, insieme alla famiglia raggiunge l’Australia, una delle mete scelte da molti rifugiati politici in fuga dal regime cileno.
Melbourne diventa una seconda patria, ma alla fine degli anni Novanta decide di trasferirsi a Madrid dove attualmente risiede e da dove prosegue la sua attività di scrittrice come poetessa, giornalista indipendente e attivista per i diritti civili.