cctm collettivo culturale tuttomondo Julius von Bismarck (Germania)
opera: Julius Von Bismarck, Die Mimik der Tethys, 2023 – ubicazione: rampa elicoidale della ex fabbrica FIAT del Lingotto – Torino
Die Mimik der Tethys (Le Espressioni di Teti) consiste in una boa che fluttua ad alta quota al centro dell’iconica rampa elicoidale della ex fabbrica FIAT del Lingotto.
Il suo movimento, che evoca quello provocato dalle onde, è realizzato attraverso un sofisticato sistema ingegneristico, che collega Die Mimik der Tethys ad una boa sorella che si trova al largo dell’Oceano Atlantico. La boa originale trasmette continuamente dati di movimento via satellite al suo doppio e le informazioni guidano otto motori elettrici e argani a fune, che riproducono con precisione, in tempo reale, il suo moto. L’opera diventa così una sorta di macchina ipnotica, una presenza surreale che porta ad immaginarsi che lo spazio monumentale della rampa possa contenere le onde dell’oceano.
L’opera sembra inoltre mettere in scena una leggenda legata all’architettura del Lingotto, che a causa della sua forma e scala mastodontica veniva definito in passato “il transatlantico”.
Il titolo è ispirato alla figura di Teti, dea del mare della mitologia greca, figlia del cielo (Urano) e della terra (Gea). L’afflato letterario che questa personificazione porta con sé richiama una concezione romantica del mare, legata all’esperienza estetica ed emotiva dell’umanità di fronte alla grandiosità sublime della natura. Von Bismarck vuole farci confrontare precisamente con la nostra comprensione del concetto di natura, ponendo l’accento sul fatto che non sia una concezione innata, ma culturalmente costruita. L’oceano maestoso e indomabile della tradizione romantica stride con l’idea di mare che conosciamo, oggi al centro di urgenti questioni geopolitiche: quello il cui innalzamento è sintomo della grave crisi climatica contemporanea, quello dove migliaia di persone perdono la vita sulle rotte migratorie. Die Mimik der Tethys è allora una presenza dalla forte carica poetica, ma anche una testimone diretta del nostro tempo inquieto.
Julius von Bismarck (Breisach am Rhein, 1983) è un artista multidisciplinare tedesco.
Profondamente interessato ai processi ecologici e a come vengono percepiti e raccontati, nella sua ricerca coinvolge diversi media e ambiti di sperimentazione, spesso sconfinando in campi come la fisica, la tecnologia e le scienze naturali.
Le mostre personali di Julius von Bismarck includono: Berlinische Galerie (2023), Bundeskunsthalle Bonn (2020), Villa Medici, Roma (2019), Palais de Tokyo, Parigi (2019), Kunstpalais Erlangen (2018), Städtische Galerie Wolfsburg (2017), Kunstverein Göttingen (2015), Kunsthalle Arnsberg (2014). Ha partecipato a mostre collettive internazionali, tra cui Power to the People, Schirn Kunsthalle, Francoforte (2018), la 1ª Biennale Antartica (2017), The End of the World, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (2016) e Fire and Forget, KW, Berlino (2015).
Nel 2008 ha vinto il premio Ars Electronica per il progetto “Image Fulgurator”, mentre nel 2012 è stato il primo artista in residenza al CERN, l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare.
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cctm Die Mimik der Tethys