collettivo culturale tuttomondo bolano
Forse fu la follia che mi spinse a viaggiare. Può darsi che fosse la follia. Io dicevo che era stata la cultura. È chiaro che la cultura a volte è follia, o comprende la follia. Forse fu il disamore che mi spinse a viaggiare. Forse un amore eccessivo e travolgente. Forse fu la follia…
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Tal vez fue la locura la que me impulsó a viajar. Puede que fuera la locura. Yo decía que había sido la cultura. Claro que la cultura a veces es la locura, o comprende la locura. Tal vez fue el desamor el que me impulsó a viajar. Tal vez fue un amor excesivo y desbordante. Tal vez fue la locura…
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Roberto Bolaño (Cile) , fragmento de Amuleto
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traduzione dal web
dipinto Nigel Van Wieck, The Harlem Line
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Roberto Bolaño, scrittore cileno, nato nel 1953 e morto nel 2003, è autore di romanzi, racconti, poesie, articoli e saggi, conosciuti e tradotti in tutto il mondo.
Nato a Santiago del Cile, figlio di un ex-pugile e di una insegnante di matematica, trascorse in Cile l’adolescenza, ma a quindici anni si trasferì in Messico, dove più tardi fondò il movimento poetico avanguardista dell’infrarealismo, di derivazione surrealista.
Roberto Bolaño iniziò a dedicarsi alla narrativa negli ultimi anni della sua vita, mentre fino al 1990 aveva scritto solo poesia. “Sono fondamentalmente un poeta”, diceva, “Ho iniziato come poeta e ho sempre creduto che scrivere prosa sia di cattivo gusto”. Nelle tre sezioni di questo libro ci sono tutti i tratti distintivi dello stile che abbiamo imparato a conoscere nei suoi racconti e romanzi: l’ironia, lo stupore, lo spaesamento, la visceralità di ogni gesto, minimo o eroico, attraverso cui il quotidiano si fa letteratura.
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