cctm collettivo culturale tuttomondo Pier Paolo Pasolini (Italia)
L’unico sistema ideologico che ha davvero coinvolto anche le classi dominate è il consumismo perché è l’ unico che è arrivato fino in fondo, che dà una certa aggressività perché quest’aggressività è necessaria al consumo. Se uno è puramente sottomesso, segue l’ istinto puro della sottomissione come un vecchio contadino che chinava la testa e si rassegnava, cosa sublime come l’ eroismo. Adesso questo spirito di rassegnazione, di sottomissione non c’è più, perché altrimenti che consumatore è uno che si rassegna e accetta un suo stato arcaico, retrogrado e inferiore? Deve lottare per elevare il suo stato sociale. «Io chino la testa in nome di Dio» è già una grande frase. Mentre adesso il consumatore non sa affatto chinare la testa, anzi crede stupidamente di inchinarla e avere i suoi diritti. Anzi, è sempre lì a pretendere i suoi diritti, a crederci, invece è un povero cretino.
Non credo ci sarà mai un tipo di società in cui l’ uomo sia libero. Quindi, è inutile sperarci.
Pier Paolo Pasolini
da Conversazioni con Gideon Bachmann, Cinecittà 28 aprile 1975 in Pier Paolo Pasolini. Polemica, politica, potere, Chiarelettere, 2015
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foto: Oleksandr Hnatenko – fair use
Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975) è stato un poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, attore e drammaturgo italiano; considerato tra i maggiori intellettuali italiani del Novecento.
Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, romanziere, linguista, traduttore e saggista.
Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta, nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi (definì i suoi connazionali “bruti stupidi automi adoratori di feticci”), così come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti (definì questi ultimi “figli di papà” e il Sessantotto un evidente episodio di “sacro teppismo di eletta tradizione risorgimentale”). Il suo rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio pubblico. (fonte Wikipedia)
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