collettivo culturale tuttomondo Dylan Thomas (UK)
di Dylan Thomas (Swansea, 1914 – New York, 1953
La forza che nel verde stelo guida il fiore
guida i miei verdi anni; quella che fa appassire
le radici degli alberi è la mia distruttrice.
E non so dire alla rosa storta della mia
giovinezza piegata dalla stessa febbre invernale.
La forza che guida l’acqua tra le rocce
guida il mio sangue rosso; quella che secca
alla foce i torrenti i miei rende cera.
E non so urlare nelle mie vene come dalla foce
della montagna la stessa bocca succhi.
La mano che gira l’acqua nello stagno scuote
le sabbie mobili; di quella che lega il vento fischiettante
la vela trascina il mio sudario.
E sono incapace di dire all’impiccato come venga
dalla calce del boia la mia argilla.
Le labbra del tempo si attaccano all’origine;
l’amore cola e si rapprende, ma il sangue
crollando placherà le sue ferite.
E sono incapace di dire alla bufera come il tempo
abbia truccato il cielo attorno agli astri.
E non so dire alla tomba dell’amante come strisci
lo stesso verme storto al mio lenzuolo.
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Traduzione di Mattia Tarantino
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