centro cultural tina modotti caracas solitudine e comunione
L’amore è uno degli esempi più evidenti di quel duplice istinto che ci induce a scavare e ad affondare in noi stessi e, contemporaneamente, ad uscire da noi e realizzarci nell’altro: morte e ricreazione, solitudine e comunione.
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El amor es uno de los mas claros ejemplos de ese doble instinto que nos lleva a cavar y ahondar en nosotros mismos y, simultáneamente, a salir de nosotros y realizarnos en otro: muerte y recreación, soledad y comunión.
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Octavio Paz
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traduzione dal web
opera: Pinkat Rabiscadora, Love Labyrinth
https://www.facebook.com/centroculturaltinamodotti/
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Octavio Paz Lozano (Città del Messico, 1914 – Città del Messico, 1998) è stato un poeta, saggista e diplomatico messicano, premio Nobel per la letteratura nel 1990.
È considerato il poeta di lingua spagnola più importante della seconda metà del Novecento. Nell’arco dell’intero secolo è superato per fama solo da Juan Ramón Jiménez, Vicente Huidobro, Jorge Luis Borges, César Vallejo e Pablo Neruda. (fonte Wikipedia)
Quando ritirò il Premio Cervantes nel 1982 scrisse:
«la libertà, che comincia per essere l’affermazione della mia singolarità, si risolve nel riconoscimento dell’altro e degli altri: la loro libertà è condizione della mia. Nella sua isola Robinson non è realmente libero; benché egli non subisca una volontà estranea e nessuno lo costringa, la sua libertà si dispiega nel vuoto. La libertà del solitario è simile alla solitudine del despota, colma di spettri. Per realizzarsi, la libertà deve incarnare e mettersi di fronte ad un’altra coscienza e ad un’altra volontà: l’altro è, contemporaneamente, il limite e la fonte della mia libertà».
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