collettivo culturale tuttomondo Miriam Dubini (Italia)
Non so che cosa c’è scritto nel cielo, non so che cosa porterà il vento, quello che so è che nel cuore di tutti noi c’è scritta una parola felice.
I don’t know what is written in the sky, I don’t know what the wind will bring, but what I do know is that in the heart of each one of us, a happy word is written.
Miriam Dubini
frammento da Aria, Mondadori, 2013
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traduzione: Carla
foto: piqsels
Miriam Dubini (Milano, 25 marzo 1977 – Roma, 19 agosto 2018) è stata una scrittrice, drammaturga e attrice teatrale italiana.
Specializzata nel teatro e nella letteratura per bambini e ragazzi, è morta il 19 agosto 2018 a 41 anni in seguito a un incidente stradale occorsole circa un mese prima … continua a leggere su Wikipedia
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Miriam Dubini si è laureata in semiotica presentando una tesi sulla narrazione delle fiabe.
Mentre si dedicava allo studio aveva anche scritto e recitato per il teatro dei ragazzi con la compagnia Ditta Gioco Fiaba. Negli anni a venire ha collaborato a stretto contatto con dei Big del panorama youIng come Disney, Mattel ed Edizioni Bd, dedicandosi alla narrativa e ai fumetti, e con Art Attack per quel che riguarda l’invenzione e la realizzazione di giochi nati da materiali di riciclo (chi non se lo ricorda…).
Miriam ha anche scritto di suo pugno alcuni spettacoli circensi di Ambra Orfei e, trasferitasi a Londra, ha inventato una saga fantasy mettendoci come protagonista Leila Blue, diventata famosa per essere la “streghetta più disordinata della storia” (editore Mondadori).
Una volta stabilitasi a Roma, Miriam ha trovato qui l’ispirazione necessaria per dar vita a un film per ragazzi (Iif di Fulvio Lucisano) e per partorire una ventina di libri tutti dedicati ai bimbi più piccoli (editori Mondadori, Giunti e Piemme).
Sempre nel corso della sua vita romana ha dato vita a una trilogia per adolescenti, Aria (Mondadori), rivolta soprattutto ai ragazzi amanti delle bici (che è poi sempre stata anche una sua grande passione). Il nome di Miriam Dubini, inoltre, appare tra gli autori di parecchi volumi come Storie del Cielo e della Terra (Ares) e Non toccate la terra (Rizzoli).
Miriam ha quindi dedicato la sua vita ai ragazzi, perché i giovani sono sempre stati la sua più grande passione, il suo punto di riferimento, il suo pubblico più naturale.
A questo proposito sono rimaste scolpite nella sua autobiografia le parole che pronunciò alla presentazione del romanzo Polvere nera: “L’avventura è un sogno primario proprio come l’acqua e il cibo – disse -, e avendo più bisogno di avventura degli adulti, i ragazzi danno la dimostrazione di essere più vivi degli altri”. Ecco perché anche a lei appassionava la continua ricerca di avventure, che conduceva soprattutto a bordo della sua tanto amata bicicletta.