collettivo culturale tuttomondo Michele Mari (Italia)
di Michele Mari (Italia)
Se mi emoziona
pensare una targhetta sul citofono
con i nostri cognomi congiunti
se prima di addormentarmi
mi studio di variarla
in ottone
in ferro smaltato bombé
in plastica oro a caratteri rossi
in plastica grigia a caratteri blu
in cartoncino manoscritto
nell’antica striscia del dymo
immagina
quanto male mi faccia
pensare a un figlio in cui congiunti
fossero i nostri occhi
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da Cento poesie d’amore a Ladyhawke, Einaudi, 2007
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illustrazione: Sonia MariaLuce Possentini
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Michele Mari (Milano, 1955) è uno scrittore e traduttore italiano.
Figlio del designer Enzo Mari e della disegnatrice Iela Mari, insegna Letteratura italiana all’Università Statale di Milano. Dal 1992 risiede prevalentemente a Roma. Il suo primo testo narrativo (L’incubo nel treno, 1964) è nato come regalo di Natale per suo padre, che nel 1995 ne ha realizzato un’edizione in fac-simile fuori commercio.
Dall’incontro fra letterarietà e immaginazione “nera” e mostruosa, nascono i suoi primi libri, che declinano in modi fantastici il tema del doppio, in chiave ora gotica (Di bestia in bestia) ora barocca (La stiva e l’abisso), passando per l’apocrifo leopardiano Io venìa pien d’angoscia a rimirarti.
Mari ha una produzione poetica (Cento poesie d’amore a Ladyhawke) e grafica, affidata perlopiù a fumetti degli anni settanta (I Sepolcri illustrati, Il Visconte dimezzato). Rilevante infine l’attività critico-filologica e saggistica, volta soprattutto alla letteratura italiana del XVIII e XIX secolo e alla letteratura fantastica (I demoni e la pasta sfoglia). Ha curato diverse edizioni di classici antichi e moderni. (fonte Wikipedia)
Michele Mari, Cento poesie d’amore a Ladyhawke, Einaudi, 2007
Esordio poetico di uno dei migliori scrittori italiani in circolazione, questo libro è un concentrato di contraddizioni. Colto e citazionistico, ma immediato alla lettura, autobiografico e «vero» nei contenuti.
Romantico e sentimentale nella tonalità di fondo, ma attraversato da un’ironia che si incastona negli snodi strutturali del libro, oltre che nelle sue pieghe più visibili. Testimonianza di un’ossessione privata, ma anche lucida analisi dei mostri che possono dominare la mente dell’uomo.
collettivo culturale tuttomondo Michele Mari (Italia)