cctm collettivo culturale tuttomondo 03 iliade criseide
03_Iliade A. Baricco Prima Serata Criseide
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ILIADE
Un progetto di Alessandro Baricco
Canti 9-24
con Alessandro Baricco e, in alternanza nei tre reading: Stefano Benni, Michele Mauro, Mariella Fabbris, Pierfrancesco Favino, Carolina Felline, Simone Gandolfo, Elio Germano, Edoardo Nesi, Paolo Rossi, Fabrizia Sacchi, Sandro Veronesi…
Ideazione, testi e regia di
Alessandro Baricco
Progetto musicale di Giovanni Sollima
Disegni di Gianluigi Toccafondo
Luci di Guido Levi
Regia video di Paolo Gazzarra
Suono di Alessandro Borgioni
Direzione tecnica di Luigi Gremma
Coordinatore del progetto Fabrizio Grifasi
Assistente di produzione Francesca Manica
L’idea è quella di leggere in pubblico l’Iliade. Un reading lungo una dozzina di ore, diviso in tre serate. Una scena essenziale, costumi appena accennati, un grande schermo e il primo piano del lettore…(tratto dal programma della XXVII edizione di Torino Settembre Musica 2004) www.comune.torino.it/settembremusica
Criseide
Tutto iniziò in un giorno di violenza. Erano nove anni che gli Achei assediavano Troia: spesso avevano bisogno di viveri o animali o donne, e allora lasciavano l’assedio e andavano a procurarsi quel che volevano saccheggiando le città vicine.
Quel giorno toccò a Tebe, la mia città. Ci presero tutto e se lo portarono alle loro navi. Fra le donne che rapirono c’ero anch’io. Ero bella: quando, nel loro accampamento, i principi achei si divisero il bottino, Agamennone mi vide e mi volle per sé. Era il re dei re, e il capo di tutti gli Achei: mi portò nella sua tenda, e nel suo letto. Aveva una moglie, in patria, si chiamava Clitemnestra. Lui l’amava. Quel giorno mi vide, e mi volle per sé.
Ma alcuni giorni dopo, arrivò all’accampamento mio padre. Si chiamava Crise, era sacerdote di Apollo. Era vecchio. Portò doni splendidi e chiese agli Achei, in cambio, di liberarmi. L’ho detto: era un vecchio ed era sacerdote di Apollo: tutti i principi achei, dopo averlo visto e ascoltato, si pronunciarono per accettare il riscatto e per onorare la nobile figura che era venuta a supplicarli.
Solo uno, tra di loro, non si fece incantare: Agamennone. Si alzò e brutalmente si scagliò contro mio padre dicendogli: “Sparisci, vecchio, e non farti mai più vedere. Io non libererò tua figlia: invecchierà ad Argo, nella mia casa, lontano dalla sua patria, lavorando al telaio e dividendo il letto con me. Adesso vattene, se vuoi salvare la pelle”
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