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Elvira Leonardi Bouyeure aka Biki

25/08/2021 By carlaita

centro cultural tina modotti Elvira Leonardi Bouyeure aka Biki Vogue

Elvira Leonardi Bouyeure in arte Biki (Milano, 1906 – Milano, 1999) è stata una stilista italiana.

È stata una delle più celebri sarte italiane tra gli anni quaranta e gli anni sessanta. Il suo atelier milanese, luogo d’incontro di molte personalità della cultura, è stato anche frequentato da … continua a leggere su Wikipedia

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Elvira Leonardi Bouyeure (Milán, 1906 – Milán, 1999), más conocida en el mundo de la moda como Biki , fue una de las mejores y más famosas diseñadoras italianas, durante los años cuarenta y sesenta.

Biki fue, junto con Marucelli Germana y Jole Veneziani, la reina costurera de estilo italiano naciente, lleno de creatividad ayudada por Alain Raynaud.

Su pseudónimo, que fué también la marca de su casa de moda, se le dió su abuelo, el famoso compositor Giacomo Puccini, por lo que desde niña estuvo más que bien relacionada. Leonardi Bouyeure, es el apellido de su marido, Robert B.

Trabajó y vivió durante toda su carrera en el atelier de la vía Sant’Andrea en Milán, lugar de encuentro para muchas personalidades de la cultura italiana de la época.

Es sus comienzos Biki, trabajaba para Vera Borea, en un estudio dedicado a la imitación de ropa interior francesa, sobre todo porque le régimen fascista requería la ” autosuficiencia”, las importaciones y mismo uso no podía exceder el 50% de la venta su marca, “Domino” creada por Gabriele D’Annunzio.

Pero Biki tenía ambiciones propias y comenzó su propio camino diseñando en solitario modelos de lujo, para grandes noches de gala, de las que formó parte en medida desde niña. Su primer show, tuvo lugar en Milán el 05 de mayo 1936.

Su casa, durante los años cincuenta y sesenta, contaba con la asistencia de grandes personalidades del mundo de la cultura, el entretenimiento y las finanzas, convirtiéndose en la costurera por excelencia de las grandes damas de Milán.
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foto: un modello di Biki su Vogue Italia, marzo 1966

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Un nuovo abito di Biki nel nuovo stile che vuole scollature a sorpresa, “oblo'” audaci sparsi un po’ dovunque.
Questo, in un tessuto rhodia Italia stampato a fiori su toni gialli e verdi di Sisan, e’ scollato sul dorso fino alla cintura di vernice gialla.
Rigorosamente accollato davanti, non rinuncia a un altro triangolo nudo appena sopra il fiocco.

Vogue Italia, marzo 1966

Biki Vogue

cctm.website

Biki nasce a Milano nel 1906.

Nipotina acquisita di Giacomo Puccini (nonno Tato, per lei), che ne aveva sposato la nonna, da Puccini stesso viene ribattezzata scherzosamente Bicchi, che sta per birichina. Sin dall’infanzia, all’inizio del Novecento, Elvira Leonardi “Bicchi” vive dunque in un ambiente raffinato, aristocratico, ricco, colto, tra musica, teatro, arte e un diffuso gusto naturale per l’eleganza, naturalmente anche nel vestire.

Puccini, Toscanini, i Visconti di Modrone, Isadora Duncan:  la crema della cultura che si raccoglie a Milano o ne fa snodo essenziale della propria esistenza rappresenta la coltura di un’anima vitale, energica, sensibile, che dimostrerà però, a suo tempo, quando comincerà la sua carriera di sarta d’alta moda, un acuto occhio per le tendenze e le dinamiche del mercato e  oculate capacità imprenditoriali e organizzative.

Da suggestioni ricevute nell’ambiente della haute che respira quotidianamente, tra un viaggio e l’altro a Parigi per rinnovare il guardaroba, nasce l’idea di trasformare il naturale senso estetico per l’abbigliamento in un’attività creativa: ecco che nel 1934, nell’atelier milanese di via Senato 8, sfilano i modelli d’ispirazione parigina disegnati e lavorati da Gina Cicogna e da colei che adesso, su suggerimento di Gabriele D’Annunzio, diventerà per sempre Biki (D’Annunzio “regala” alle due socie anche il nome-marchio per la loro lingerie: Domina).

Il successo della sartoria induce Biki a mettersi in proprio e a puntare immediatamente su un ampliamento della gamma di prodotti destinati a vestire la donna (lingerie, tailleur, abiti da sera, costumi da bagno), sempre improntati al pregio del taglio e alla preziosità dei tessuti. Lo stile di Biki è caratterizzato da fantasia e ricchezza di ispirazioni; decisi e tipici sono gli accostamenti di colori, inusitati ed eccentrici per il tempo (per esempio, blu e verde).

Nel 1936 sposa il collezionista d’arte e antiquario Robert Bouyeure (avranno una figlia, Roberta).

Nel dopoguerra, Biki si associa al Centro italiano della moda di Marinotti della Snia Viscosa, fruendo dell’organizzazione delle sfilate coordinate dall’uomo che sosteneva presso le case di moda l’uso delle nuove fibre sintetiche e artificiali.
In una Milano fiorente di personalità di spicco in concorrenza (Marucelli, Schön, Veneziani), si svolge una gara per acquistare nuovi clienti di prestigio. Il fiore all’occhiello di Biki è Maria Callas, incontrata nel 1951 nel salotto di Wally Toscanini.

Biki trasforma la grande cantante, che le si affida fiduciosa, da figura malvestita, goffa e pesante in una splendida interprete di una classe nativa che era tutta da scoprire, sotto le mentite spoglie, e valorizzare degnamente. Il trattamento “tutoriale” della Callas consolida la fama di Biki all’estero, anche nella rivale Francia, in Europa, negli Stati Uniti.

Negli anni Sessanta, è tra le prime sarte d’alta moda a stringere accordi con la grande industria: la linea Cori-Biki viene da lei firmata per il Gruppo finanziario tessile. Negli anni seguenti, oltre a proseguire la sua rigogliosa attività creativa, riveste numerose importanti cariche nel mondo dell’editoria e dell’impresa.

Muore a Milano nel 1999.

biki vogue

 
 

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Mi adagio nel mattino di primavera. Sento nascere Mi adagio nel mattino
di primavera. Sento
nascere in me scomposte
aurore. Io non so più
se muoio o pure nasco.

Sandro Penna 

illustrazione Christian Schole
#sandropenna #poesia
… e poi arriva lei 🦋🌺🌸🦋 #benvenutapr … e poi arriva lei 🦋🌺🌸🦋 #benvenutaprimavera
Non è proibito volere la tenerezza, volersi unici Non è proibito volere la tenerezza, volersi unici per qualcuno, chiedere: “mi vuoi bene?” è come chiedere: “ci sono per te? Sono al mondo? Resti con me, a fare mondo insieme?” Che male c’è? Purtroppo abbiamo il mito dell’autonomia, dell’orgoglio, del faccio tutto da me. Io ho bisogno degli altri e questo bisogno mi fa paura, ma lo sento lo stesso. Siamo interdipendenti, come lo è la pioggia dalla terra e dalle nuvole, come gli alberi dalle radici e dal cielo, come gli animali dal bosco e dagli altri animali, come tutto fa parte di tutto. Un lavoro a maglia è l’universo e ognuno di noi è un punto: che male c’è, se chiediamo all’altro punto, di fare maglia insieme? Se non lo facessimo, al nostro posto, ci sarebbe un  buco. 

Chandra Livia Candiani

[Incontro sulla Tenerezza] #tenerezza #chandraliviacandiani
|Dormi| Dormi: ho ordinato a Sardi i tuoi giocatt |Dormi|

Dormi: ho ordinato a Sardi i tuoi giocattoli,
i tuoi vestiti a Babilonia. Dormi, sei la figlia
di Bilitis e di un re del sol levante.

I boschi attorno sono dei palazzi
costruiti per te: te li regalo.
I pini sono le colonne,
gli alti rami le volte.

Dormi: perché non ti svegli
venderò il sole al mare. Il tuo respiro
è lieve come una colomba.

Figlia mia, carne nella mia carne,
al tuo risveglio mi dirai cosa vuoi:
il piano o la città, la montagna, la luna.

Se vuoi, persino il corteo bianco degli dei.

Pierre Louys

Illustrazione digitale Dina Carruozzo Nazzaro @AtelierD @dina_atelier_d #festadelpapà
Colui che genera un figlio non è ancora un padre, Colui che genera un figlio non è ancora un padre, un padre è colui che genera un figlio e se ne rende degno.

FËDOR DOSTOEVSKIJ

I fratelli Karamazov

illustrazione Snezhana Soosh #festadelpapà
Va smacchiato, prima che assorba, come pietra sere Va smacchiato,
prima che assorba,
come pietra serena,
o una sera di gelso;

contenuto,
prima che tracimi;
ricucito,
prima che si slabbri.

Bisogna tenergli
la porta aperta;

farlo  sedere

per primo,

e su piume; cedergli
passo,
piatto,
parola.

Fare che non si sciolga,
fare che non si spenga,
fare che non si stacchi,
che non si pieghi,
che non si spezzi.

Va inamidato,
come un abito sacro,

cerimonioso, va custodito,
va assecondato,
va collocato.

Va irrorato,
perché non secchi;
va cimato,
perché rafforzi,
come un basilico
o come il geranio.

Gli va dato il braccio,
la mano,
il coraggio.

Va accompagnato,
perché non scivoli;

va dominato,
perché non scalpiti;

va maneggiato,
perché non scardini;

non va accentato
( se vuoi che sdruccioli ).

E poi va annodato,
stretto,
che non si sciolga,
va svezzato,
vestito,
va portato all'altare.

Gli va dato del Lei,
gli va dato del Noi.

Assolta come madri,
come amanti, fratelli,
ogni umana
e sovrumana,
ipotetica cura,

l'amore va afferrato
e poi lasciato
che curi.

Da " In comode rate"
Beatrice Zerbini 
Beatrice Zerbini - In comode rate - Poesie ed Eventuali
illustrazione @dina_atelier_d poesia @incomoderate.beatricezerbini #poesiaitaliana #poesiaitalianacontemporanea #amore #versi #poesia
Ma tu pensa. Alla fine anche chi ti abbandona fa q Ma tu pensa.
Alla fine anche chi ti abbandona fa qualcosa di buono per te!
Ti ricorda che sei vivo, perfino senza quell'amore lì. 
Ti toccherà perdere numerose ore di sonno, andare a ballare e sentirti morire, seguire il tuo corpo nuovamente pulsare,  mangiare troppo, mangiare troppo poco, camminare, riposare, guardare film improponibili, leggere libri di sopravvivenza, confidarti con tutti,  anche con l’aspirapolvere. 
Ti toccherà aprirti agli altri, ti toccherà toccare occhi nuovi, abbracciare gli amici ritrovati.
Ti toccherà soffrire, ti toccherà piangere e poi sorridere, ti toccherà ricominciare.
Ti toccherà anche amare di nuovo. 
Ma tu pensa. 
Quando finisce un amore, inizi tu!

Susanna Casciani

foto Anka Zhuravleva @unasuz @susannacascianifrasi @anka_zhuravleva_arts #rinascita
È in tutto somigliante al mio il viso della tua m È in tutto somigliante al mio
il viso della tua marionetta.
Ha negli occhi una triste tenebra 
a cui il sole ha confidato un segreto.
Gli trema nell’iride un’attesa
che soffia sull’ombra del fuoco.
In tutto somiglianti alle mie
le labbra della tua marionetta:
vi è sopra adagiato un canto
che riposa nel profumo della notte.
Nulla io so del mio spettacolo
come questa tua antica marionetta.
Davide Cortese

[da Tenebrezza, L’Erudita edizioni]

Illustrazione che fa da copertina alla raccolta di poesie di Davide Cortese #poesia #poesiaitaliana #davidecortese #illustrazioni
Praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza Praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza privi di senso.

(Practice random kindness and senseless acts of beauty)

Anne Herber

illustrazione Martina Heiduczek. #frasi #gentilezza
ventagli d’ artista – la collezione Moradei … https://cctm.website/ventagli-d-artista-la-collezione-moradei-2
#collezionemoradei #ventaglio #cctmwebsite #anoipiaceleggere #leggere
Così ci lasciamo con foglie di Walt sul cuscino c Così ci lasciamo
con foglie di Walt sul cuscino
che avrebbero potuto diventare d’argento
viste anche solo da un po’ più lontano.
Perché siamo felici fino a quando
abbiamo una solitudine da difendere
e se ci sembra tanto difficile da condividere,
è perché manifestarsi è un po’ come morire.
Amare e odiare sono sentimenti alla pari,
significano riconoscere che si è della stessa pasta.
Nel primo, ci si porta dentro una ferita sempre aperta,
nel secondo, uno sgradito destino fatto passare per scelta.
Dovremmo tenere sempre le scarpe ben allacciate
per essere pronti a rincorrerci
e allacciarle a chi vogliamo veramente bene
per consentirgli di potersi allontanare.
Marco Luppi
illustrazione Marco Cazzato
#marcoluppi #amare #odiare #cctmfb #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
Le radici del mio vecchio albero sono sane. Così Le radici del mio vecchio albero sono sane. Così alla mia età spuntano foglie verdi e fiori ancora profumati.
E' una primavera continua.
Alda Merini 
#aldamerini 
opera digitale: Catrin Welz-Stein
#poesia #primavera #cctmfb #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
Pensiamo che essere adulti significhi essere indip Pensiamo che essere adulti significhi essere indipendenti e non aver bisogno di nessuno. Ecco perché stiamo tutti morendo di solitudine.
Leo Buscaglia 
[Vivere, amare, capirsi]
foto : Hengki Lee 
#leobuscaglia #solitudine #cctmfb #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
Alda Merini da Ballate non pagate, Einaudi, 1995 … https://cctm.website/ballate-non-pagate-di-alda-merini 
#aldamerini #poesia #cctmwebsite #anoipiaceleggere #linkinbio #leggere
Sono una ragazza, un albero nel sole Sono una mess Sono una ragazza, un albero nel sole
Sono una messaggera che viene dalla terra della speranza
A ogni passo la primavera sboccia attorno a me
E le mura si trasformano in giardini bellissimi…
[Testo della canzone "Dohktar Astam", che in lingua pashtun significa “Io sono una ragazza", intonata in coro dalle giovani studentesse afghane.]
#ragazza #afganistan #cctmfb #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
(Amor, ch'a nullo amato amar perdona, mi prese del (Amor, ch'a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m'abbandona)
Noi leggevamo un giorno per diletto di Lancillotto come amor lo strinse; soli eravamo e sansa alcun sospetto. Per più fiate li occhi ci sospinse quella lettura, e scolorocci il viso; ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo del disiato riso esser basciato da cotanto amante, questi, che mai da me non fia diviso, la bocca mi basciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse; quel giorno più non vi leggemmo avante.
PAOLO E FRANCESCA, Inferno, V canto. Dante Alighieri 
ph Harold Feinstein. Reading Poetry. Paris, 1988.
#paoloefrancesca #divinacommedia #cctmfb #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
Io e te. Emigreremo per sempre in Norvegia prender Io e te.
Emigreremo per sempre
in Norvegia
prendere una barca
farci trascinare
nel gorgo
di Maelström
scendere scalini
di acqua che suona
raggiungere
l’ultimo suolo.
O, qui,
io da una parte
tu dall’altra
ciechi cercarci
in un labirinto
tessere
giorno e notte
la nostra sottile e dolorosa
ragnatela.
Piero Ciampi
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Giuseppe Semeraro #giuseppesemeraro #poesia #cctm Giuseppe Semeraro 
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Gianni De Liguoro per Clara Centinaro, Bracciale a Gianni De Liguoro per Clara Centinaro, Bracciale a fascia alta, 1985 https://cctm.website/gianni-de-liguoro-italia-2
#deliguoro #centinaro #madeinitaly #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere #fashion
Vorrei consigliarti ciò che mi consiglia questa s Vorrei consigliarti ciò che mi consiglia
questa sera velata di marzo
e non so cosa.
Dovrebbe diventare un'opinione,
un puro assaggio, l'anima che sale
dal paesaggio del mondo aperto al mio terrazzo -
tutto è più intorno - le vite nelle strade,
i monti dentro i cieli e di sicuro, in qualche punto
mari. Ci vorrebbe del tempo per spiegare
che allargando lo sguardo
si sparisce, e quanto è bene.
Silvia Bre 
foto Aleksandr
#silviabre #marzo #poesia #cctmfb #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
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