centro cultural tina modotti codice Borgia (Americhe precolombiane)
Il Codice Borgia (o Codice Yoālli Ehēcatl) è un manoscritto rituale e divinatorio mesoamericano.
Il Codice, che fa parte di un gruppo di manoscritti a cui dà il nome (Gruppo Borgia), è composto da 39 pagine in pelle di animale dipinte, ciascuna di 27 x 26,5 cm. Di queste, 37 sono dipinte in entrambi i lati, due da un lato solo, per un complessivo di 76 facciate illustrate e una lunghezza complessiva di 10,34 metri. Il manoscritto si legge da destra a sinistra.
Non si conosce l’esatta origine del Codice Borgia che probabilmente proviene dagli altopiani centrali del Messico, tra Puebla e la Valle di Tehuacán.
Probabilmente risale alla fine del XV secolo, ma fu scoperto nel XVI secolo e portato dal Messico in Spagna e poi da lì in Italia. Nel 1805 Alexander von Humboldt lo rinvenne tra gli effetti del cardinale Stefano Borgia ed oggi è custodito nella Biblioteca Apostolica Vaticana … continua a leggere su Wikipedia
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El Códice Borgia (o Códice Yoalli Ehécatl) es un manuscrito mesoamericano de contenido ritual y adivinatorio.
Se cree que fue escrito antes de la conquista de México, en algún lugar en el sur o el oeste del estado mexicano de Puebla. El Códice Borgia forma parte del Grupo Borgia, al que da nombre.
El códice está escrito sobre piel de animal plegada en 39 hojas. Cada hoja es un cuadrado de 27 cm por 27 cm , con una longitud total de casi 11 metros. Todas las páginas menos la última están escritas e ilustradas por ambas caras, lo que supone 76 páginas con contenido. El códice se lee de derecha a izquierda.
El Códice Borgia recibió su nombre en honor del cardenal italiano Stefano Borgia, su propietario hasta su adquisición por parte de la Biblioteca Apostólica Vaticana. En 2004, Maarten Jansen y Gabina Aurora Pérez Jiménez propusieron que fuera rebautizado con el nombre indígena de Yoalli Ehecatl, “Noche y viento” en náhuatl, aunque aún no está claro que sus autores fueran nahuas … siga leyendo Wikipedia
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Codice Borgia, pagina 32 – XV secolo circa
Le pagine da 29 a 46 del codice Borgia ne costituiscono la sezione più lunga ed enigmatica.
Le pagine si riferiscono a diversi festival veintena. Insieme, queste immagini rappresentano un periodo di 20 giorni per il ciclo veintena. I glifi si riferiscono alle stagioni secche e piovose.
Apparentemente mostrano un viaggio, ma la complessa iconografia e la mancanza di qualsiasi documento comparabile hanno portato a una varietà di interpretazioni che vanno dal racconto di eventi astronomici e storici reali, al passaggio di Quetzalcoatl attraverso gli inferi, a una “narrazione cosmica della creazione”.
Le pagine 37 e 38 raffigurano Xolotl che tiene uno Xiuhcoatl o “serpente di fuoco” che scende negli inferi con un fulmine.
La sequenza apparentemente termina con una cerimonia del Nuovo Fuoco, che segna la fine di un ciclo di 52 anni e l’inizio di un altro.
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ubicazione: Biblioteca Apostolica Vaticana
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codice Borgia (Americhe precolombiane)