cctm collettivo culturale tuttomondo Calendario Pirelli – Febbraio
Il calendario Pirelli è un calendario senza fini commerciali nato nel 1963 nella filiale italiana della Pirelli.
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El calendario Pirelli es una publicación anual que tiene su origen en 1964. Es un calendario publicitario de la sección británica de Pirelli, caracterizado por la sensualidad de sus imágenes, comúnmente de mujeres atractivas (actrices y modelos) en actitudes sugerentes… siga leyendo Wikipedia
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calendario Pirelli, Febbraio 1968
Dopo un anno di sospensione, il Calendario ritorna. In un periodo caratterizzato dal libero amore, dall’allentarsi dei tabù sessuali e dalla ricerca dello scandalo a tutti i costi, l’edizione 1968 del Calendario Pirelli fa la sua riapparizione in uno stile che lo distingue da tutto quanto lo circonda. Mentre gli altri gridano, Pirelli sussurra. E si fa ascoltare.
L’idea di Derek Forsyth per quest’edizione è di abbinare le modelle ai versi di poeti quali Allen Ginsberg, Elizabeth Browning, Pierre de Ronsard, gli Elisabettiani e persino alcuni poeti dell’antico Giappone, con lo scopo di creare delle fotografie che non siano semplici illustrazioni ma anche di evitare in ogni modo possibile un erotismo che gli uffici di Milano potessero considerare volgare. Ancora una volta il Club Mediterranèe fornisce il luogo per il servizio, ma questa volta è l’isola di Djerba in Tunisia.
Harri Peccinotti, che ha lavorato come reporter in Vietnam e che è famoso per aver avuto l’audacia di usare modelle di colore nei suoi servizi di moda, è scelto come fotografo. Le modelle sono molte e vengono da ogni parte del mondo, rappresentando così in carne ed ossa l’internazionalità della scelta delle poesie. Insieme con una cinese Elisa Ngai, alla scandinava Ulla Randall dalla pelle bianchissima e a Jill La Tour, c’è anche Pat Boot, diventata poi una scrittrice di successo, il cui volto non è mai stato fotografato a causa di un’infezione agli occhi.
Un gruppo di belle ragazze che si spogliano di fronte ad una macchina fotografica è uno spettacolo che crea non pochi problemi in un paese di religione islamica. Il team è costantemente seguito da arabi che si nascondono tra le dune per spiarli. Nel bel mezzo delle riprese un evento rischia di far andare in fumo tutto il lavoro: l’inizio della guerra tra Israele e i Paesi Arabi. Tutti i turisti sono invitati a lasciare l’isola. Harri Peccinotti parte per primo e arriva a Tunisi invasa dai carri armati. La sua anima di reporter vince sulla paura e di notte va in giro per le strade a fotografare quello che succede, finché non è arrestato. Per qualche strana ragione gli sono sequestrati tutti i rullini tranne quello che ha in macchina. Anche Forsyth cerca di scappare ma è fermato e interrogato. Il Calendario, quasi completo, sembra in grave pericolo. E’ salvato per fortuna dal marito di una delle modelle, che era con il team come accompagnatore indesiderato ma che aveva un biglietto di ritorno per Londra. Forsyth gli affida le pellicole e lo manda a Londra. Questi eventi portano ulteriore pubblicità al momento del lancio del Calendario.
Il Calendario Pirelli del 1968 è a fogli mobili, che possono essere liberamente esposti su una base di plastica dove sono anche appesi i fogli dei mesi, per cui non c’è corrispondenza tra immagine e mese.
Harri Peccinotti
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