collettivo culturale tuttomondo Juan Carlos Onetti il pozzo
Si dice che ci siano vari modi di mentire, ma il più ripugnante di tutti è dire la verità, tutta la verità, però occultando l’anima dei fatti. Perché i fatti sono sempre vuoti, sono recipienti che prendono la forma del sentimento che li riempie.
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Se dice que hay varias maneras de mentir; pero la más repugnante de todas es decir la verdad, toda la verdad; ocultando el alma de los hechos. Por que los hechos son siempre vacíos, son recipientes que tomarán la forma del sentimiento que los llena.
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Juan Carlos Onetti
frammento da Il Pozzo, SUR 2015 – fragmento de El pozo, Arca, 1939
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traduzione: Ilide Carmignani
Photo by Alex Gruber on Unsplash
Il pozzo è l’esordio di Juan Carlos Onetti: scritto nel 1939, in un fine settimana in cui l’autore aveva smesso di fumare, nel 2015 è stato tradotto per la prima volta in italiano.
Anche se ammette di non saperlo fare, Eladio Linacero decide di sedersi a raccogliere le sue memorie, perché «un uomo, quando arriva a quarant’anni, deve scrivere la storia della sua vita, soprattutto se gli sono capitate cose interessanti. L’ho letto non so dove».
Così ha inizio «Il pozzo», come un bilancio, la presa di coscienza del presente.
Pessimista, scettico e cinico, Linacero è il personaggio onettiano per eccellenza – che più si immerge nei propri ricordi più si distacca dalla realtà – e questo breve romanzo racchiude tutte le caratteristiche che i lettori di Onetti amano della sua prosa e della sua rappresentazione del mondo: quella delicatezza con cui l’autore trasforma in meraviglia ogni genere di miseria umana.
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Escrita durante un fin de semana en el que el narrador se quedó sin tabaco, la novela es un monólogo en el que su protagonista, Eladio Linacero, vuelca su escepticismo por la existencia y la vida en general, y la evade a partir de diversos sueños que acuden a su mente, y en especial uno, nacido a partir de un hecho real ocurrido en la adolescencia.
En esta novela corta ya se prefigura el tema que Onetti retomaría y desarrollaría más profundamente en La vida breve, donde el protagonista crea la ciudad ficticia de Santa María.