collettivo culturale tuttomondo Alberto Burri (Italia)
Alberto Burri (Città di Castello, 12 marzo 1915 – Nizza, 13 febbraio 1995) è stato un artista e pittore italiano.
Dopo aver combattuto nelle milizie fasciste, è stato catturato e imprigionato dall’esercito anglo americano e fu proprio durante la prigionia in Texas che sviluppò la sua visione creativa.
La svolta non figurativa risale al 1948 con i Catrami e le Muffe, affermandosi poi con i suoi celebri Sacchi. La sperimentazione di materiali inusuali ha coinvolto diverti supporti, come legno, ferro, plastica e cellophane: grazie a questa sua eterogeneità, Alberto Burri è diventato un punto di riferimento per la corrente dell’Informale materico.
Un aspetto importante da evidenziare è che il carattere inedito della sua pratica artistica non si può ridurre solo alla varietà dei materiali, ma soprattutto al modo con il quale Burri è intervenuto su di essi.
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Alberto Burri (Città di Castello, provincia de Perugia, Umbría, 12 de marzo de 1915-Niza, Francia, 13 de febrero de 1995) fue un pintor y escultor abstracto italiano.
Burri pronto se volvió hacia la abstracción (1949), con los catrame, obras realizadas con alquitrán y óleo sobre lienzo. Realizó cuadros de pintura matérica abstracta, muy cercanos al informalismo, especialmente español de la década de los años cincuenta. Su obra se relaciona con el tachismo europeo, el expresionismo abstracto estadounidense, y la abstracción lírica. Cultiva una «estética del desperdicio», con el uso de materiales poco convencionales próxima al Art brut de Jean Dubuffet y el nuevo realismo; se ha señalado además otras tendencias como origen de los elementos de su obra, como el neodadaísmo, el constructivismo y el arte povera. A su personal estilo se le denominó «polimaterialista» … siga leyendo Wikipedia
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opera: Alberto Burri, Rosso plastica, 1966
Alberto Burri dal 1960 circa iniziò a sperimentare utilizzando la plastica.
Il materiale, allora relativamente nuovo, veniva modificato da Burri nella sua forma fisica con l’utilizzo di una fiamma ossidrica. I teli di plastica utilizzati al posto di tele venivano scaldati e modificati dal calore della fiamma per creare superfici materiche da apprezzare nella loro qualità di materia modificata.
Alberto Burri (Italia)