cctm collettivo culturale tuttomondo Rupert Brooke (UK)
Amore di Rupert Brooke (Rugby, 1887 – Sciro,1915)
L’amore è breccia nelle mura, cancello scardinato:
ciò che lì dentro entra, da là non esce fuori;
la rocca del fiero cuore, venduta dall’amore al fato.
Di chi ama non amato è la vergogna. E seppure
la mutua sete di due bocche si acquieti, l’affanno
sia scordato, e spento in cielo il pianto d’ingenui cuori,
quei cuori – ciascuno col suo fantasma – altro non fanno
che cullare poveri sogni, in notti solitarie.
E anche se alcuni hanno, in quelle notti, una compagnia,
sanno che freddo diventa l’amore; e falso, sbiadito
ciò che una volta era, a dir molto, dolce bugia.
Lo stupore è ora assente sulle spalle o tra le dita;
si abbuia e, di bacio in bacio, muore lentamente.
Tutto questo è amore. E amore è questo, solamente.
da L’amore è breccia nelle mura, puntoacapo, 2025

Love by Rupert Brooke (1887 –1915)
Love is a breach in the walls, a broken gate,
Where that comes in that shall not go again;
Love sells the proud heart’s citadel to Fate.
They have known shame, who love unloved. Even then,
When two mouths, thirsty each for each, find slaking,
And agony’s forgot, and hushed the crying
Of credulous hearts, in heaven − such are but taking
Their own poor dreams within their arms, and lying
Each in his lonely night, each with a ghost.
Some share that night. But they know love grows colder,
Grows false and dull, that was sweet lies at most.
Astonishment is no more in hand or shoulder,
But darkens, and dies out from kiss to kiss.
All this is love; and all love is but this.
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foto: Rupert Brooke by Sherril Schell, 1913 – fair use
traduzione: Raffaela Fazio
Rupert Brooke (Rugby, 1887 – Sciro,1915) è stato un poeta e militare britannico, noto per i suoi idealistici sonetti di guerra, scritti durante la prima guerra mondiale, fra i quali il più famoso è probabilmente The Soldier.
Brooke aveva tutto per essere idealizzato: bravura negli studi classici e di letteratura inglese (frequentò il King’s College di Cambridge), intraprendenza e attivismo (diventò il Presidente della Fabian Society della stessa università), passione per la recitazione (fondò la Marlowe Society), abilità sportiva, avvenenza fisica, giuste amicizie (tra gli altri, Winston Churchill)… e scomparsa precoce (morì di setticemia su una nave ospedale francese vicino a Sciro, nel Mar Egeo). Ma la sua fama come “poeta di guerra”, messa in circolazione dalla campagna patriottica inglese del tempo, ha nascosto a lungo la sua natura più autentica: un animo irrequieto, che ebbe varie e tormentate relazioni sentimentali, che conobbe un tracollo nervoso, che ebbe bisogno di solitudine e di viaggi, che fu ironico e auto-ironico anche nella sua amarezza, insofferente verso l’ottusità, disincantato ma sempre desideroso di vita, amante della natura e delle cose semplici, riconoscente agli amici, solidale con i suoi compagni.
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cctm collettivo culturale tuttomondo Rupert Brooke (UK)
