centro cultural tina modotti Roque Dalton poesia
Non pronunciare il mio nome quando saprai che sono morto:
dall’oscura terra tornerei per la tua voce.
Non pronunciare il mio nome, non pronunciare il mio nome.
Quando saprai che sono morto non pronunciare il mio nome.
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No pronuncies mi nombre cuando sepas que he muerto:
desde la oscura tierra vendría por tu voz.
No pronuncies mi nombre, no pronuncies mi nombre.
Cuando sepas que he muerto no pronuncies mi nombre.
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Roque Dalton
da Notte fonda in Il turno dell’offeso – Alta hora della noche, El turno del ofendido, poesía Casa de las Américas, La Habana, 1962.
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illustrazione: Arthur Rackham
Roque Dalton García (San Salvador, 14 maggio 1935 – Quezaltepeque, 10 maggio 1975) è stato un poeta, giornalista e rivoluzionario salvadoregno.
Roque Dalton è considerato figura di primo piano nell’ambito della letteratura latinoamericana. Oltre alla vasta produzione di articoli e saggi, la sua opera è composta soprattutto di poesie e racconti. Vinse in tre occasioni il Premio Centroamericano de Poesía, e nel 1969 con Taberna y outros Lugares il Premio Casas de las Americas a Cuba.
Si può inquadrare la poesia di Dalton nel filone nazional-popolare: ricorrenti sono i temi del suo Paese, della giustizia e della libertà, dell’amore e della passione; ma spesso l’autore si fa intimo e biografico. Lo stile oscilla fra delicatezza e rudezza; è spesso ironico, e autoironico.
Dalton è un poeta militante, lontano sia dall’umanismo di Pablo Neruda sia dall’esaltazione eroica o formale della lotta e del socialismo. (fonte Wikipedia)
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