centro cultural tina modotti arte popolare
Pueti, cantastori e pinci santi, sira e matina campanu scuntenti. proverbio siciliano
Prodotto tipico dell’ arte popolare siciliana che risale al ‘600 ad opera di pittori chiamati pincisanti.
Praticamente, l’icona sacra veniva dipinta sul verso del vetro in modo speculare rispetto a come si desiderava che essa apparisse guardando il recto. Peculiarità di questa tecnica pittorica è la priorità dei dettagli che vengono dipinti per primi, mentre i fondi sono gli ultimi ad essere dipinti altrimenti quest’ultimi celerebbero i dettagli.
Caratteristica di questo genere di pittura, nota anche come “églomisé”, è la particolare brillantezza dei colori.
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Annunciazione, olio su vetro, seconda metà sec XIX
immagine dal web
L’églomisé consiste nel fissaggio di una foglia d’oro su di un supporto in vetro (lastra, coppa o qualsiasi altro oggetto decorabile) mediante una colla oleosa. La foglia d’oro viene poi decorata a smalto oppure incisa con una punta metallica (graffiatura). Molto spesso, sul medesimo pezzo vengono impiegate entrambe le soluzioni. Nel caso in cui il decoro venga effettuato sulla parte esterna del vetro, si preferisce ricuocere oro e smalto per donare/conferire loro maggiore resistenza all’abrasione; in caso contrario, il decoro è protetto dal vetro medesimo (lavorazione a freddo).
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Il Centro Cultural Tina Modotti è oggi una delle realtà più interessanti, in Sud America, fra le tante che si occupano di cultura e che, soprattutto, hanno un riferimento più o meno diretto con l’Italia. Il Centro nasce su iniziativa di Antonio Nazzaro, poliedrica figura di intellettuale, da quasi vent’anni trasferitosi nei paesi del Sud America e dell’America Centrale, dove, fra Messico e Venezuela, ha dato vita a numerosissime iniziative diventando un punto di riferimento per chi ama la poesia.