cctm collettivo culturale tuttomondo Anna Achmàtova Sentirai il tuono
Quasi in un album di Anna Achmatova (Odessa, 1889 – Mosca, 1966),
Sentirai il tuono e mi rammenterai,
penserai: desiderava la bufera…
Sarà una striscia di cielo accesa di rosso,
e il cuore come allora in fiamme.
E ciò accadrà nel giorno moscovita
in cui abbandonerò per sempre la città,
muoverò verso il bramato riparo,
lasciando in mezzo a voi ancora la mia ombra.
da La Corsa del Tempo – Liriche e Poemi, Einaudi, 1992
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traduzione: Michele Colucci
opera: Emil Nolde, Cielo e mare, 1930
Anna Andréevna Achmátova (Bol’soj Fontan, 1889 – Mosca, 1966) è stata una poetessa russa, considerata tra le maggiori del secolo in lingua russa.
Compose la prima opera, La sera, nel 1912, alla quale seguì Il rosario nel 1914. Lo stormo bianco (1917), Piantaggine (1921), Anno Domini MCMXXI (1922) sono raccolte di versi ispirate dall’esperienza biografica. Dopo la fucilazione del marito nel 1921, seguì una lunga pausa, che ruppe nel 1940 con Il salice e Da sei libri. Il figlio Lev fu imprigionato fra il 1935 e il 1940 nel periodo delle grandi purghe staliniane. Espulsa dall’Unione degli Scrittori Sovietici nel 1946 con l’accusa di estetismo e di disimpegno politico, riuscì tuttavia ad essere riabilitata nel 1955, pubblicando nel 1962 un’opera alla quale lavorava già dal 1942, il Poema senza eroe.
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La Corsa del Tempo – Liriche e Poemi, traduzione di Michele Colucci, Einaudi, 1992
La storia dell’opera achmatoviana è quella di una poesia che innova la lpropria tematica originaria, che rielabora notevolmente anche i suoi mezzi espressivi (…): il culto della ragione, visto come rifiuto di ogni visione teleologica, certezza che l’unico valore etico assoluto siano l’uomo e la sua dignità. La concezione di poesia è alta, ma anche limpida e sobria. L’ironia ora disincantata ora dolorosa calata così spesso su una calda materia di affetti; l’eleganza impeccabile; la spietata economia dei mezzi verbali. Soprattutto la divisione del verso come delicato equilibrio di contrari; rapporto organico fra tessuto immaginativo e tessuto fonico che riduce al massimo la necessità della metafora e di ogni altro ornatus poetico; elemento non opposto alla prosa, ma solo ben distinto da essa.
cctm collettivo culturale tuttomondo Anna Achmàtova Sentirai il tuono