centro cultural tina modotti foto: Antonio Garduño, Nahui Olin, 1927
Carmen Mondragòn aka Nahui Olin fu pittrice, poetessa, musa di artisti, protagonista della stagione più calda della stagione messicana.
Una donna che non si arrende nemmeno davanti alla follia e, prima di cadere nell’ oblio, lascia dietro di sé una scia di fuoco, di leggenda, di intelligenza, di disperata vitalità … continua a leggere su Wikipedia
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Carmen Mondragòn (también conocida como Nahui Olin) (Tacubaya, México,1893 – 1978) fue una pintora y poetisa mexicana que nació en Tacubaya, hija del general Manuel Mondragón, en el seno de una familia acaudalada del Porfiriato, a finales del siglo XIX.
Rubí de María Gómez señala que pudo haberse acercado a las ideas feministas e incluso se menciona la influencia de la ideología de Mary Wollstonecraft.
La filósofa María Cecilia Rosales incluso señala que el hecho de que se autorrepresentara en su pintura corresponde con su conocimiento del feminismo mexicano y anglosajón que la impulsó a explorar su creatividad … siga leyendo Wikipedia
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foto: Antonio Garduño, Nahui Olin, 1927
Nel 1961 il poeta Homero Aridijs incontra per strada una povera disgraziata che vende per due lire vecchie cartoline, vecchie immagini di sé giovane, nuda, bellissima.
I suoi occhi verde smeraldo brillano ancora e il poeta la riconosce: è Carmen Mondragon, in arte Nahui Olin, la più bella donna di Città del Messico quando a Città del Messico c’erano le più belle donne del mondo. Negli anni venti e trenta. Negli anni della rivoluzione, di Emiliano Zapata e di Pancho Villa. Nel tempo in cui, in nome del popolo e di una libertà che sembrava lì a due passi, un pugno di artisti e di intellettuali scosse dalle fondamenta cultura e politica, creatività e morale di un intero paese. È proprio su questo sfondo che si muove la leggendaria storia di Nahui. Figlia amatissima del generale Mondragon, Carmen mal tollera il conformismo vittimista della madre e l’ambigua rigidità del padre.
Per uscire dalle maglie della famiglia, sposa senza passione il bel cadetto Manuel Rodriguez Lozano. Tormentato bisessuale, Manuel ha da Carmen un figlio che muore infante in circostanze misteriose, si dice addirittura sia stato ucciso dalla madre. Dopo un lungo periodo in Europa e la morte del generale, Carmen torna in Messico e comincia a dipingere: ha relazioni con tutti gli artisti più inquieti di Città del Messico, scrive poesie, posa per i murales di Diego Ribera e per un grande fotografo come Edward Weston, e si lega all’umorale e violento pittore e vulcanologo Gerardo Murillo, in arte Dr Atl.
Follia, morbosità, turbini di gelosia e sottomissione, sensi scatenati e affetti incatenati sono gli ingredienti che hanno fatto della love story di Gerardo e Carmen una torrida leggenda.
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