collettivo culturale tuttomondo linee di nazca
La civiltà Nazca fece la sua apparizione nell’epoca preincaica nella Provincia di Nazca (regione di Ica, Perù). Sulle sponde del fiume Aja, fu edificata la capitale Cahuachi. La civiltà nacque nel I secolo d.C. e decadde nel VI secolo d.C.
Una menzione speciale meritano le linee tracciate dai Nazca nella pianura di Nazca e in altri siti della costa del sud del Perù. Conosciuti come Linee di Nazca si trovano in una zona geografica con poche precipitazioni, che ha permesso a questi geoglifi di giungere pressoché intatti sino ai nostri giorni. Questo dimostrerebbe anche la somma conoscenza della meteorologia dei Nazca…. continua a leggere su Wikipedia
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Nasca es una cultura arqueológica del Antiguo Perú que se desarrolló básicamente en los valles del actual departamento de Ica, alrededor del siglo I y entró en decadencia en el siglo VII. Su centro estaba ubicado en Cahuachi, en el margen izquierdo del Río Grande, en la actual provincia de Nasca.
Lo más impresionante de esta civilización son los trazos efectuados en las Pampas de Nasca, conocidos como las Líneas de Nasca, que representan figuras gigantescas de animales, seres humanos y diseños geométricos, hechos a una escala extraordinariamente grande y con mucha precisión… siga leyendo Wikipedia
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foto: Linee di Nazca , Il Colibri, lunghezza 94 metri larghezza 66 metri
Nel deserto peruviano di Nazca, su un’area di circa 500 kmq, si trova una serie di misteriose linee nel terreno che riproducono perlopiù figure di animali, tracciate dal popolo Nazca, tra il 200 a.C. e il 600 d.C.
In tutto, si contano circa 13 mila linee oltre a più di cento spirali, trapezi, triangoli e altre figure geometriche, e quasi 800 giganteschi disegni di animali. Malgrado siano profonde solo pochi centimetri, si sono conservate grazie al clima arido della regione dove non piove quasi mai
Tra le figure più grandi (fino a oltre 200 metri di estensione) si distinguono una lucertola, un colibrì, un condor, un ragno, una scimmia. Per l’Unesco, fanno parte del Patrimonio dell’umanità e l’accesso alla zona è proibito per poterle preservare.
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