centro cultural tina modotti Mauro Germani
de Mauro Germani (Italia)
Como si fueran aún las cosas
como si me tuvieran aún
en su destino
mudo
en mi infancia cortada.
Como si fueran todo
por aquí
por esta casa
arrancada a la vida.
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di Mauro Germani (Italia)
Come fossero ancora le cose
come mi avessero ancora
nel loro destino
muto
nella mia infanzia tagliata.
Come fosse tutto
per qui
per questa casa
strappata alla vita.
Traduzione: Centro Cultural Tina Modotti
Foto:Mauro Germani
Mauro Germani è nato a Milano nel 1954.
Nel 1988 ha fondato la rivista “Margo”, che ha diretto fino al 1992. Ha pubblicato saggi, poesie e recensioni su numerose riviste, tra le quali “Anterem, “La clessidra”, “La Corte, “Atelier”, “Capoverso”, “Poesia”, “QuiLibri”.
E’ autore di alcuni libri di narrativa e di diverse raccolte poetiche: l’ultima in ordine di tempo è Terra estrema (L’arcolaio, 2011), preceduta da Livorno (L’arcolaio, 2008, ristampa 2013), entrambe finaliste al Premio Lorenzo Montano, rispettivamente nel 2009 e nel 2011.
In ambito critico ha curato il volume L’attesa e l’ignoto. L’opera multiforme di Dino Buzzati (L’arcolaio, 2012). Nel 2013 ha pubblicato Giorgio Gaber. Il teatro del pensiero (Zona) e nel 2014 Margini della parola. Note di lettura su autori classici e contemporanei (La Vita Felice)
Germani attraversa il suo territorio, un vuoto però non totalmente vuoto, di nostalgia e rimpianto, forse verso questo “tu” che affiora spesso e che vale non tanto come identità precisa quanto come assenza emblematica o mancanza forse di radicamento.
Una nostalgia “impossibile”, perché è impossibile la sua soddisfazione, è impossibile ritornare indietro (magari a quella Livorno a cui era intitolato uno dei precedenti libri di Germani) e insieme è estremamente faticoso rimanere, come in quella Milano convulsa e solitaria in cui vive.