centro cultural tina modotti martina campi (italia)
de Martina Campi (Italia)
Las cadenas de lluvia se vierten, inundan
y las carreteras de campiña se confunden con los fosos incultos
y las autos con las ventanillas cerradas azules se bloquean
y la ciudad, vista desde acá, parece un espejismo.
Los años lucen empleados por el tiempo no han tomado en cuenta
los hilos, de las ataduras, de una chamarra empapada,
de los cordones de los zapatos, de la suela, de la goma,
la elección de no guardarse para el recuerdo;
estas estaciones, de corte impreciso, no han tomado en cuenta
una bicicleta negra con la cesta del pan, un techo blanco
derribado por los pies niños en fuga.
De una voz que ha dejado de hacerse sentir, en esta parte del mundo.
La ciudad, vista desde acá, parece un espejismo
Y los árboles recogen la lluvia entre las hojas
Y nosotros nos volvemos agua, goteante de los vestidos y del rostro
Y llevamos a salvo nuestras bolsas, de las corrientes.
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di Martina Campi (Italia)
Le catene di pioggia si rovesciano, allagano
e le strade di campagna si confondono coi fossi incolti
e le auto coi finestrini serrati azzurri si bloccano
e la città, vista da qui, sembra un miraggio.
Gli anni luce impiegati dal tempo non hanno tenuto conto
dei fili, dei legami, di un giubbetto inzuppato,
dei lacci delle scarpe, della suola, della gomma,
la scelta di non conservarsi al ricordo;
queste stagioni, di taglio impreciso, non hanno tenuto conto
di una bicicletta nera col cestino del pane, un soffitto bianco
sfondato da piedi bambini in fuga.
Di una voce che ha smesso di farsi sentire, da questa parte del mondo.
La città, vista da qui, sembra un miraggio
E gli alberi raccolgono pioggia tra le foglie
E noi ci facciamo acqua, sgocciolanti dai vestiti e dal volto
E portiamo in salvo le nostre borse, dalle correnti.
Traduzione: Centro Cultural Tina Modotti
Foto:Martina Campi
Martina Campi è nata a Verona nel ‘78, dal ‘97 vive a Bologna.
Vincitrice del premio Giorgi 2012, pubblica la silloge Estensioni del tempo (Le Voci della Luna). Segnalata al Premio Montano 2012, tra i finalisti del premio Ulteriora Mirari 2011. Presente in alcune antologie poetiche, siti e riviste di scrittura. Co-fondatrice dei progetti di autodiffusione di cose belle: Foglio d’aria (con Giampaolo De Pietro). Autrice e performer, con il compositore musicista Mario Sboarina, del progetto di musica e poesia Memorie dal SottoSuono da cui è nato anche il cd autoprodotto Mani e qualcos’altro (2011).