collettivo culturale tuttomondo linguaggio dei fiori – Anemone
linguaggio dei fiori – Anemone
Chiamato anche “fiore del vento” per la fragilità e la delicatezza dei suoi petali, l’Anemone è un fiore dal significato un po’ melanconico perché richiama l’abbandono, il rimpianto ma anche la speranza di recuperare un amore perduto.
Il significato dell’Anemone risiede nella brevità della durata della sua fioritura, quindi recupera un significato metaforico di fuggevolezza di una cosa bella, di un momento intenso o di un’emozione positiva.
È ideale per…
dire: “Mi manchi da morire, torna da me!”, non solo per amore, ma anche per amicizia ed affetto.
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opera: Pierre-Joseph Redouté (1759–1840), Anemone
Il cosiddetto linguaggio dei fiori, conosciuto anche come florigrafia, fu un modo di comunicazione piuttosto sviluppato nell’Ottocento, per cui i fiori e gli allestimenti floreali venivano utilizzati per esprimere sensazioni che non sempre potevano essere pronunciate.
Tale linguaggio fu introdotto da Mary Wortley Montagu, moglie dell’ambasciatore inglese a Costantinopoli, dopo il suo soggiorno nella capitale turca negli anni 1716-1718.
Nelle sue lettere, pubblicate nel 1763, ella riferiva dell’usanza – chiamata selam – di attribuire significati simbolici a ogni sorta di oggetti, e in particolare ai fiori, ai frutti e alle piante.
In Europa seguirono diversi libri e dizionari dedicati all’argomento, come l’Abécédaire de flore, ou language des fleurs, pubblicato a Parigi nel 1811, Flowers: their Use and Beauty, in Language and Sentiment, edito a Londra nel 1818 o Le Language des Fleurs, pubblicato a Parigi nel 1819 sotto il nome di Charlotte de Latour (fonte Wikipedia)
Pierre-Joseph Redouté (Saint-Hubert, 1759 – Parigi, 1840) è stato un pittore e botanico francese.
Nato a Saint-Hubert (Ardenne belghe), divenne celebre per le sue pitture di fiori all’acquerello, e più particolarmente delle rose. Fu soprannominato “il Raffaello dei fiori.”
Trasferitosi a Parigi nel 1782 presso suo fratello Antoine-Ferdinand Redouté, conobbe Charles Louis L’Héritier de Brutelle e René Desfontaines che l’indirizzarono verso l’illustrazione botanica, disciplina allora in pieno sviluppo.
Nel 1787, fece un viaggio a Londra per studiare le piante presso il Royal Botanic Gardens di Kew Nel 1788, Redouté ritornò a Parigi dove L’Héritier lo introdusse alla corte di Versailles, la regina Maria Antonietta divenne la sua protettrice nominandolo disegnatore e pittore del gabinetto della Regina.
(fonte Wikipedia)