cctm collettivo culturale tuttomondo Jean Baudrillard (Francia)
Il momento più commovente è quello in cui una donna si toglie le scarpe e rimpicciolisce improvvisamente davanti a noi. Diventa meravigliosamente minuscola, e allo stesso tempo il suo viso cambia. Essa inaugura l’intimità nella sua forma più seducente.
Jean Baudrillard
da Cool memories. Diari 1980-1990, SugarCo, 1991
_
foto Milagros Caturla – fair use
Jean Baudrillard (Reims 1929 – Parigi 2007), filosofo, sociologo, critico culturale e fotografo, è stato tra i più importanti teorici e critici della postmodernità.
Il suo pensiero ha avuto importanti ripercussioni tanto sul mondo intellettuale quanto sulla stessa cultura di massa, spesso oggetto della sua riflessione. Alcune tra le sue opere, come Il sistema degli oggetti e Lo scambio simbolico e la morte, sono dei classici del pensiero del Novecento.
_
Jean Baudrillard, Cool memories. Diari 1980-1990, SugarCo, 1991
…la morte di Foucault, la gelosia, l’acqua in polvere, il muro di Berlino, i tatuaggi, il papa, gli aborigeni, lo strip maschile, il Brasile, la mafia, Jacques Lacan, Michael Jackson, il terrorismo, le mani delle donne, gli uomini politici, la TV, il Giappone, il femminismo, il denaro, Pompei, il suicidio, il nucleare, i ragni, lo stupro, la bellezza, la transessualità, l’Italia, i gatti, il socialismo…
Possono le cose raccontare se stesse attraverso storie, frammenti, riflessioni, note, aforismi? Può il mondo essere afferrato in tutto il suo silenzio e la sua brutalità? In questo laboratorio mentale uno dei pensatori di maggior rilievo della cultura internazionale interroga “sul filo del tempo” eventi, sensazioni, viaggi, amori, personaggi, e con una scrittura velocissima, scandalosa e malinconica ne svuota le apparenze, rovescia i significati, abolisce le trasparenze. Raramente dopo i Minima moralia di Adorno, un percorso intellettuale ci appare così nitido e provocatorio.