collettivo culturale tuttomondo Giorgio Gaber Se un giorno
Se un giorno noi cercassimo
chi siamo veramente
ho il sospetto
che non troveremmo niente.
Giorgio Gaber
foto: Giorgio Gaber
Giorgio Gaber, pseudonimo di Giorgio Gaberščik (Milano, 25 gennaio 1939 – Montemagno di Camaiore, 1º gennaio 2003), è stato un cantautore, commediografo, attore, cabarettista, chitarrista e regista teatrale italiano, tra i più importanti dello spettacolo e della musica italiana del secondo dopoguerra.
Soprannominato Il Signor G dai suoi estimatori, è stato anche un chitarrista di valore, utilizzando per lo più strumenti costruiti da Carlo Raspagni; è stato tra i primi interpreti del rock and roll italiano alla fine degli anni cinquanta, nonché autore e attore teatrale, divenendo un precursore del genere del teatro canzone. È uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con due Targhe e un Premio Tenco … continua a leggere su Wikipedia
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Il 1970 è l’anno della svolta: Gaber rinuncia all’enorme successo televisivo e porta “la canzone a teatro” (creando il genere che prenderà il nome di teatro canzone). Si sentiva “ingabbiato” nella parte di cantante e di presentatore televisivo, costretto a recitare un ruolo. Lascia questo ambiente e si spoglia del ruolo di affabulatore. Il Gaber che tutti hanno conosciuto non c’è più: appartiene al passato. Riparte da capo e si presenta al pubblico così com’è.
Per questo crea il «Signor G», un personaggio che non recita più un ruolo: recita sé stesso. Quindi “una persona piena di contraddizioni e di dolori”, un signore come tutti:«il signor G è un signor Gaber, che sono io, è Luporini, noi, insomma, che tentiamo una specie di spersonalizzazione per identificarci in tanta gente». Oltre a inventare un nuovo personaggio, crea un nuovo genere, lo spettacolo a tema con canzoni che lo sviluppano, inframmezzate da monologhi e racconti. (fonte wikipedia)
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