cctm collettivo culturale tuttomondo Gio Ponti La tavola del Novecento
Siamo per la casa colorata perché amiamo la luce, perché abbiamo schietto gusto per le cose squillanti e forti, e perché amiamo non più un colore ma i colori.
Gio Ponti
foto: Gio Ponti, La tavola del Novecento, 1967 – ubicazione Palazzo Madama, Torino
Il celebre architetto milanese Gio Ponti elaborò il progetto decorativo del servizio della manifattura Franco Pozzi, presentato in anteprima a Parigi, alle Galeries Lafayette nel 1967. I piatti erano venduti singolarmente e i clienti potevano scegliere secondo il proprio gusto in una moltitudine di abbinamenti che permettono di volta in volta di combinare, a seconda delle occasioni e dei convitati, il piatto piano con quello fondo, le ciotole da dessert con i piatti da portata.
Giovanni “Gio” Ponti (Milano, 1891 – Milano, 1979) è stato un architetto, designer, artista e scrittore italiano, considerato una figura chiave nello sviluppo dell’architettura moderna e del design.
Ponti nacque a Milano e si laureò in architettura presso il Politecnico di Milano nel 1921. Dopo la guerra, iniziò a collaborare con Mino Fiocchi ed Emilio Lancia, e nel 1928 fondò la rivista Domus, che divenne un importante punto di riferimento per l’architettura e il design.
Ponti progettò oltre cento edifici in tutto il mondo, ma è forse meglio conosciuto per il Torre Pirelli a Milano, realizzato tra il 1956 e il 1960, un simbolo dell’architettura moderna. Altre opere significative includono la Villa Planchart a Caracas e la celebre Superleggera, una sedia progettata per Cassina nel 1957, che rappresenta un esempio di design innovativo e funzionale.
Oltre alla sua attività di architetto, Ponti fu uno dei più importanti protagonisti del design italiano e contribuì alla creazione del premio Compasso d’Oro nel 1954. Ha insegnato architettura al Politecnico di Milano dal 1936 al 1961, formando generazioni di designer.
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