colllettivo culturale tuttomondo Fortis est ut mors dilectio
Fortis est ut mors dilectio, dura sicut infernus aemulatio.
L’amore è forte come la morte, tenace come gli inferi è la passione.
Cantico dei Cantici 8:6
_
_
opera: Marc Chagall, Cantico dei Cantici
Il Cantico dei Cantici è un testo poetico e lirico che si trova all’interno della Bibbia.
Questo antico e affascinante libro è composto da una serie di poesie e dialoghi che esprimono un intenso e appassionato amore tra due amanti.
Il testo è pervaso da una linguaggio vivido e metaforico, ricco di immagini e simboli che catturano l’essenza dell’amore romantico. Le parole degli amanti si susseguono in un crescendo di emozioni, descrivendo l’attrazione fisica, la dolcezza dell’amore, la tenerezza e l’intimità con una bellezza senza tempo.
Chagall incomincia a lavorare attorno alla serie dei dipinti sul Messaggio Biblico nel 1955, è un periodo fecondo per lui, di rinascita. Nel 1944 infatti, 11 anni prima, durante il suo soggiorno americano la amatissima moglie Bella, muore improvvisamente a causa di una misteriosa infezione virale. Per nove mesi Chagall si rifiuterà di dipingere e anche in seguito, allorché riprese, i colori delle sue tele si erano spenti. (“Tutto diventa nero ai miei occhi” Chagall, 2 settembre 1944) Una relazione con la sua segretaria, Virginia – dalla quale avrà un figlio, David -, risollevò un poco l’animo di Chagall, ma non fu sufficiente, sette anni più tardi Virginia lascerà Marc portando con sé il figlio.
Ida, figlia di Chagall e Bella, le presentò l’anno dopo, nel 1952, una donna di 25 anni più giovane di lui, Valentina Brodski, di origini ebreo-russe. Fu un colpo di fulmine, nel luglio del 1952 i due si sposarono. Vavà resterà al fianco di Marc tutta la vita.
A Vavà ma femme ma joie et mon allegrésse è la dedica di Chagall alla moglie, che compare all’ingresso della sala del Cantico dei Cantici – Autore: Riva, Sr. Maria Gloria
colllettivo culturale tuttomondo Fortis est ut mors dilectio