centro cultural tina modotti caracas A Santa Quiteria doy gracias que un perro rabioso no mordierà a mi hija catalina.
ex voto (México)
ex voto, messico
A Santa Quiteria doy gracias que un perro rabioso no mordierà a mi hija catalina. Da gracia Juana Laura Moreno
La locuzione latina Ex voto, tradotta letteralmente, significa “a seguito di un voto”. Viene usata per indicare un oggetto dato in dono ad una divinità.
L’espressione completa è “Ex voto suscepto”, cioè per voto fatto: questa pratica, comune, in differenti forme, a molte religioni, è un impegno che il credente assume nei confronti della divinità purché la stessa ne esaudisca le richieste, ovvero un ringraziamento per una grazia ricevuta.
Nella concezione letterale il termine ex voto tradotto significa a seguito di un voto. Si tratta di una locuzione latina composta dalla preposizione ex e dalla parola votum, derivata a sua volta dal verbo vovere, che significa promettere, formulare una preghiera ad un Dio. Altra espressione latina recita ex voto suscepto, tradotta come per un voto manifestato ed ascoltato, ma altre espressioni simili compaiono nel latino classico, e si trovano anche in forma abbreviata, votum (o vota), solvere, dare, complere.
Gli ex-voto sono ancora molto diffusi nelle chiese offerti alla Madonna, ai Santi, a Dio. Importanti collezioni ricche anche di piccoli dipinti, notevoli testimonianze di religiosità e arte popolare, si trovano presso molti santuari dedicati alla Vergine Maria.
(Monica Vistali, CARACAS) – Il Centro Cultural Tina Modotti è oggi una delle realtà più interessanti, in Sud America, fra le tante che si occupano di cultura e che, soprattutto, hanno un riferimento più o meno diretto con l’Italia. Il Centro nasce su iniziativa di Antonio Nazzaro, poliedrica figura di intellettuale, da quasi vent’anni trasferitosi nei paesi del Sud America e dell’America Centrale, dove, fra Messico e Venezuela, ha dato vita a numerosissime iniziative diventando un punto di riferimento per chi ama la poesia.
“L’idea del Centro Cultural Tina Modotti”, ci racconta Nazzaro, “nacque durante un seminario nell’ Universitá delle Arti a Caracas nel 2008. Parlando con i miei alunni mi resi conto della necessitá di creare uno spazio che potesse dare visibilitá ai giovani artisti venezuelani e dove ci fosse la possibilitá di creare degli eventi in collaborazione con artisti italiani.
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