cctm collettivo culturale tuttomondo Corrispondenze immaginarie
Corrispondenze immaginarie è un progetto d’arte pubblica partecipata ideato da Mariangela Capossela per Volterra Prima Città Toscana della Cultura 2022.
Con la collaborazione di coloro che hanno accolto il suo invito, l’artista ha scelto di “liberare” alcune delle migliaia di lettere mai spedite, scritte dai pazienti provenienti da tutt’Italia, internati nell’Ospedale Psichiatrico di Volterra, il manicomio più grande d’Italia, che iniziò la propria attività nel 1887 e fu “chiuso” nel 1978 per effetto della legge Basaglia (180/1978).
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foto: Corrispondenze immaginarie, le buste
Corrispondenze immaginarie si sviluppa nell’arco dell’intero anno 2022 e prevede che 365 lettere, idealmente una al giorno, trascritte a mano dall’artista insieme ad altre trascritte da abitanti di Volterra, siano spedite in tutta Italia al fine di ottenere una risposta che la censura dettata dalla legge sanitaria aveva impedito.
In questo modo i pensieri, le fantasie, i sogni, le confidenze che i pazienti psichici affidavano alle proprie lettere potranno trovare ascolto e forse, a distanza di decenni, ottenere una risposta. La Corrispondenza immaginaria cosí creata si propone di rompere i confini della reclusione e ridare respiro e libertà alle parole “negate”.
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foto: Mariangela Capossela allo Scriptorium, cortile della Pinacoteca di Volterra
I documenti che sono all’origine del progetto provengono dal volume Corrispondenza Negata. Epistolario della nave dei folli (a cura di C. Pellicanò, R. Raimondi, G. Grimi, V. Lusetti e M. Gallevi, Ed. Del Cerro 2008, prima edizione Pacini 1981), che riunisce una selezione delle migliaia di lettere scritte da persone internate nel manicomio nel periodo tra il 1889 e il 1974. Gli originali delle lettere qui pubblicate sono andati perduti.
Corrispondenze immaginarie (Ci) raccoglie il testimone di questo prezioso lavoro e, attraverso l’immaginazione, mira a creare nuove forme di reciprocità e dialogo, e di riflessione sul sé e gli altri.
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Mariangela Capossela (Milano 1970) artista, dottore di ricerca in letterature comparate, organizzatrice culturale.
Il suo lavoro artistico é orientato verso un impegno sociale, sia sul piano della creazione che della diffusione. Vive a Lione dal 2004 dove dopo un periodo consacrato alla ricerca universitaria e ad un progetto associativo (Tada!) ha ripreso l’attività artistica nel 2012. Dal 2013 collabora al festival italiano Sponzfest dove ha ideato la sezione di arti visive Sponzarti.
Nel 2017 ha realizzato la prima opera collettiva in Francia, Tes mains, mes mains e nel 2019 ha ideato e condotto insieme a Vinicio Capossela, Trenodia, per Matera Capitale della Cultura 2019 e Sponzfest.
Nel 2022 a Volterra ha ideato e realizzato il progetto di arte pubblica Corrispondenze immaginarie.
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