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calendario Pirelli – aprile 1968

26/04/2019 By carlaita

centro cultural tina modotti calendario Pirelli aprile 1968

Il calendario Pirelli è un calendario senza fini commerciali nato nel 1963 nella filiale italiana della Pirelli.
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El calendario Pirelli es una publicación anual que tiene su origen en 1964. Es un calendario publicitario de la sección británica de Pirelli, caracterizado por la sensualidad de sus imágenes, comúnmente de mujeres atractivas (actrices y modelos) en actitudes sugerentes… siga leyendo Wikipedia

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calendario Pirelli, edizione 1968

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L’idea di Derek Forsyth per l’ edizione del 1968 è di abbinare le modelle ai versi di poeti quali Allen Ginsberg, Elizabeth Browning, Pierre de Ronsard, gli Elisabettiani e persino alcuni poeti dell’antico Giappone, con lo scopo di creare delle fotografie che non siano semplici illustrazioni ma anche di evitare in ogni modo possibile un erotismo che gli uffici di Milano potessero considerare volgare.
Ancora una volta il Club Mediterranèe fornisce il luogo per il servizio, ma questa volta è l’isola di Djerba in Tunisia. Harri Peccinotti, che ha lavorato come reporter in Vietnam e che è famoso per aver avuto l’audacia di usare modelle di colore nei suoi servizi di moda, è scelto come fotografo.

Le modelle sono molte e vengono da ogni parte del mondo, rappresentando così in carne ed ossa l’internazionalità della scelta delle poesie. Insieme alla cinese Elisa Ngai, alla scandinava Ulla Randall dalla pelle bianchissima e a Jill La Tour, c’è anche Pat Boot, diventata poi una scrittrice di successo, il cui volto non è mai stato fotografato a causa di un’infezione agli occhi. Un gruppo di belle ragazze che si spogliano di fronte ad una macchina fotografica è uno spettacolo che crea non pochi problemi in un paese di religione islamica. Il team è costantemente seguito da arabi che si nascondono tra le dune per spiarli. Nel bel mezzo delle riprese un evento rischia di far andare in fumo tutto il lavoro: l’inizio della guerra tra Israele e i Paesi Arabi. Tutti i turisti sono invitati a lasciare l’isola.

Harri Peccinotti parte per primo e arriva a Tunisi invasa dai carri armati. La sua anima di reporter vince sulla paura e di notte va in giro per le strade a fotografare quello che succede, finché non è arrestato. Per qualche strana ragione gli sono sequestrati tutti i rullini tranne quello che ha in macchina. Anche Forsyth cerca di scappare ma è fermato e interrogato. Il Calendario, quasi completo, sembra in grave pericolo. E’ salvato per fortuna dal marito di una delle modelle, che era con il team come accompagnatore indesiderato ma che aveva un biglietto di ritorno per Londra. Forsyth gli affida le pellicole e lo manda a Londra. Questi eventi portano ulteriore pubblicità al momento del lancio del Calendario.

Il Calendario Pirelli del 1968 è a fogli mobili, che possono essere liberamente esposti su una base di plastica dove sono anche appesi i fogli dei mesi, per cui non c’è corrispondenza tra immagine e mese.

Il Fotografo

Harri Peccinotti. Il suo primo lavoro, all’età di quattordici anni, era emblematico perché univa le due grandi passioni della sua vita: l’immagine e la musica. Gli inizi infatti avvennero come grafico incaricati di progettare le copertine dei dischi. Alla musica dedicò due anni di professione, prima di essere catturato dal mondo della pubblicità e dell’editoria. E’ stato grafico, fotografo e direttore artistico, per testate prestigiose come Twen, Vogue, Town, Elle, Queen, Rolling Stone; e non manca nella sua esperienza la realizzazione di libri e film di carattere etnico. Suo è anche il Calendario Pirelli del 1969.

 

Versi abbinati :

E’ davvero così, allora? Se io giaccio qui, come morta,
Non avresti forse paura di perder la tua vita con la mia?
E brillerebbe ancora caldo il sole per te
Se la tristezza più profonda turbasse il mio cuore?
Amor mio, non posso credere, leggendo le tue parole,
Le tue parole nella lettera. Io ti appartengo:
Ma… tu mi appartieni? Come posso versarti del vino
Se la mia mano trema? E allora la mia anima, per non
Pensare alla morte, cerca spiragli di vita a cui aggrapparsi.
E allora, amami, Amor mio! guardami: donami il tuo respiro!
E come le dame non trovano bizzarro
Di donare, per amore, il loro titolo e le loro terre,
Io do la mia tomba per la tua salvezza, e in cambio
Di uno sguardo dolce dal cielo, la mia vita in terra con te!

Elizabeth Barrett Browning (1806 -1861)

 

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