centro cultural tina modotti Antonio Caldara
Antonio Caldara oratorio Morte e sepoltura di Cristo, aria È morto il mio Gesù (Maria di Giacobbe), 1724
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È morto il mio Giesù:
chi me consolerà,
ditemi per pietà,
voi, stelle, almeno.
Viver non posso più,
or che il mio Sol non hò:
Ahi quando rivedrò
suo bel sereno
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Antonio Caldara oratorio Morte e sepoltura di Cristo, aria È morto il mio Gesù (Maria di Giacobbe), 1724
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Ensemble: Artaserse
Conductor: Philippe Jaroussky
Counter-tenor Vocals: Philippe Jaroussky
Composer: Antonio Caldara
Poet: Francesco Fozio
Antonio Caldara (Venezia, 1670 – Vienna, 28 dicembre 1736) è stato un compositore italiano.
È stato uno dei più noti compositori della sua epoca, applaudito sia come operista sia come autore di musica oratoriale e sacra.
Scrisse moltissimo, sintetizzando nel proprio stile la tradizione veneziana madrigalistica e concertante di Monteverdi e Cavalli, il melodismo appassionato di Alessandro Scarlatti e della scuola napoletana, lo strumentalismo dei bolognesi e di Corelli … continua a leggere su Wikipedia
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Antonio Caldara, (Venecia (1670) – Viena, 26 de diciembre de 1736) fue un prolífico compositor italiano, que trabajó inicialmente en Venecia y luego en Barcelona y en Viena.
Su obra se sitúa en la transición del Barroco al Barroco tardío. En su etapa final también puede ser considerado como precursor del preclasicismo.
Caldara dejó 78 óperas serias, entre ellas Il più bel nome, estrenada en Barcelona en 1708, que es la primera ópera representada en esta ciudad y la primera ópera italiana representada en la península ibérica; así como Dafne, representada en Salzburgo en 1719 … siga leyendo Wikipedia
Philippe Jaroussky canta Antonio Caldara
Philippe Jaroussky, giovane controtenore francese dalla carriera travolgente, è da tempo acclamato dal pubblico e dalla critica per le sue straordinarie qualità di interprete vocale.
La sua formazione musicale è assolutamente solida, essendosi dedicato fin da bambino allo studio del violino e del pianoforte al Conservatorio di Versailles, per specializzarsi successivamente in canto al Conservatorio di Parigi. Il repertorio nel quale eccelle è indubbiamente quello barocco pur non mancando incursioni nella musica francese per canto e pianoforte del XIX secolo e nella musica contemporanea. (dal web)