cctm collettivo culturale tuttomondo Philippe Jaroussky canta Francesco Cavalli
Philippe Jaroussky – Francesco Cavalli dall’ opera L’ Orimindo, aria Che città, 1644
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Francesco Cavalli, opera L’ Orimindo, aria Che città, 1644
album: Ombra mai fu – Francesco Cavalli – Opera Arias, Warner Classic, 2019
Philippe Jaroussky e l’ Ensemble Artaserse rendono omaggio al grande compositore Francesco Cavalli (Crema, 1602 – Venezia, 1676)
Ombra Mai Fu include brani vocali e strumentali tratti da più di una dozzina di opere di Cavalli, che vanno da opere relativamente note come La Calisto, L’Ercole amante, L’Ormindo, Il Giasone o anche L’Eliogabalo, eseguite a Parigi e Amsterdam, a rarità come La Statira, principessa di Persia e La virtù de’ strali d’Amore.
Ai duetti d’amore partecipano la soprano Emőke Baráth e la contralto Marie-Nicole Lemieux, che lo affianca nel duetto comico “Ninfa bella” da La Calisto.
Il brano che dà il titolo all’album è tratto dall’opera Xerse, creata nel 1654 e basata sullo stesso libretto che Händel usò per il suo famoso Serse, ottanta anni dopo. Quest’ultima versione contiene una delle arie più conosciute al di fuori del mondo dell’opera, Ombra mai fù.
Nelle parole di Philippe Jaroussky “Cavalli ha svolto un ruolo molto importante nell’affermazione dell’opera (quel nuovo genere creato da Monteverdi e altri) come forma popolare di intrattenimento. Ha composto diverse opere per il Teatro San Cassiano, il primo a offrire opere liriche a Venezia “.
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Francesco Cavalli (Crema, 14 febbraio 1602 – Venezia, 14 gennaio 1676) è stato un compositore italiano, tra i maggiori del XVII secolo.
Cavalli cominciò a scrivere per il teatro nel 1639 e la sua attività non conobbe soste per un arco di ben trentadue anni. Venezia era in grado di offrire, all’epoca, una grande varietà di rappresentazioni d’opera, che si facevano concorrenza l’un l’altra; potendo contare, di volta in volta, sul Teatro Santi Giovanni e Paolo, Teatro San Cassiano, Teatro San Moisè, di Sant’Apollinare e di San Salvatore. Cavalli giunse a scrivere per questi teatri fino a cinque opere all’anno. Risulta probabile (anche se non vi sono rimaste prove oggettive in merito) la sua collaborazione con Claudio Monteverdi nell’ultima opera di quest’ultimo L’incoronazione di Poppea.
Consigliato da Francesco Buti, il cardinale Giulio Mazzarino lo chiamò a Parigi in occasione del matrimonio di Luigi XIV con Maria Teresa d’Asburgo (1638-1683) per l’esecuzione della sua opera L’Ercole amante. L’opera fu commissionata dal cardinale Mazzarino per i festeggiamenti delle nozze celebrate nel giugno del 1660. Cavalli esitò ad accettare, adducendo come scusa l’età avanzata (aveva 57 anni), ma si decise in seguito al lauto compenso per la commissione, e forse anche per evitare che l’incarico andasse ad Antonio Cesti, suo collega rivale … continua a leggere su Wikipedia
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foto: Philippe Jaroussky
Philippe Jaroussky – Francesco Cavalli dall’ opera L’ Orimindo, aria Che città, 1644