cctm collettivo culturale tuttomondo Andromaca
Si chiama Andromaca. Si dice che Ettore la ami sopra ogni cosa.
Madeline Miller
da La canzone di Achille, Marsilio, 2019
opera: Giorgio de Chirico, Ettore e Andromaca, 1966
Andromaca è un personaggio della mitologia greca, moglie di Ettore, uno dei principali eroi troiani durante la guerra narrata nell’Iliade di Omero. La sua storia è profondamente legata agli eventi della guerra di Troia.
Andromaca era figlia di Eezione, re di Tebe, una città in Tebaid, una regione della Grecia antica. Quando Ettore, principe di Troia, la vide per la prima volta, si innamorò perdutamente di lei e la portò a Troia come sua sposa. Insieme ebbero un figlio di nome Astianatte.
Nell’Iliade, emerge il ruolo centrale di Andromaca nel commovente addio con Ettore, prima della sua partenza per il campo di battaglia. Questo momento culmina con la tragica profezia della morte di Ettore e il destino inevitabile di Andromaca come schiava dopo la caduta di Troia. Il loro congedo rappresenta uno dei momenti più toccanti e struggenti dell’Iliade, evidenziando le preoccupazioni di Andromaca per il futuro di Ettore e il destino del loro figlio.
Dopo la caduta di Troia, Andromaca fu presa prigioniera dai greci e diventò schiava di Neottolemo, figlio di Achille.
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Madeline Miller, La canzone di Achille, Marsilio, 2019
Dimenticate Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltà e l’orrore. E seguite invece il cammino di due giovani, prima amici, poi amanti e infine anche compagni d’armi – due giovani splendidi per gioventù e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna. Madeline Miller, studiosa e docente di antichità classica, rievoca la storia d’amore e di morte di Achille e Patroclo, piegando il ritmo solenne dell’epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini spogliato da ogni morbosità e restituito alla naturalezza con cui i greci antichi riconobbero e accettarono l’omosessualità. Patroclo muore al posto di Achille, per Achille, e Achille non vuole più vivere senza Patroclo. Sulle mura di Troia si profilano due altissime ombre che oscurano l’ormai usurata vicenda di Elena e Paride.