cctm collettivo culturale tuttomondo Alessandro Negrini Mio padre
Mio padre di Alessandro Negrini (Italia)
Davanti all’alba
o al tramonto
a quattro anni
a quarant’anni
ho cercato mio padre che non c’era.
Ma ero un pirata bambino convinto
che le persone
fossero isole nel mare.
E navigai
e navigai
cercando
Mio padre.
Ma mai t’ho cercato
nelle orme mancanti sulla spiaggia
non nelle polaroid scivolate dall’estate
Né fuori dai cancelli degli abbracci e della scuola.
Nemmeno t’ho cercato
dentro il cappotto
del vittimismo che ci veste.
Tantomeno t’ho scrutato
Tra i padri al Festival dei padri
alla ricerca di facili medaglie e facili platee.
Ma t’ho trovato. Dio se t’ho trovato.
Mio padre
era la piccola scaletta
nella biblioteca
che sicura e ferma
mi faceva salire su
allo scaffale del sogno
e prendere quel dorso rosso con scritto “Salgari”.
Mio padre era il capo cameriere
della Sala da Ballo Esedra
quando tra i valzer mi portava
l’orzata la cannuccia e una carezza.
Mio padre era il padre che adottai
nei giorni felici dell’infanzia,
l’immaginifico operaio del secondo piano
mio e non mio ma mio adorato Francesco.
Mio padre è quell’albero alto
a cui sussurravo i miei segreti.
È quella frase di Casablanca.
È la sedia dove si siedono,
dopo, Ginger e Fred.
Mio padre è Yanez.
È Chaplin. È la risata che cerco sulle labbra di una donna.
Mio padre è Zorro. È la Z incisa sulla pancia del sopruso.
Mio padre è l’evaso da Alcatraz, con i calli di luce alle mani per il tunnel che ci libera.
Mio padre è mia madre
che minuta nasconde
un gigante d’amore
che un giorno mi disse
Vivi, ama, sogna, altrimenti si muore.
Mio padre è nell’interminabile,
ineludibile, sagace sguardo
verso la riga del mare.
Mio padre esiste.
_
foto: Alessandro Negrini
Alessandro Negrini regista e poeta, nasce a Torino e dal 2001 si trasferisce in Irlanda del Nord.
I suoi lavori più conosciuti parlano di esclusione sociale e senza tetto, e sono una combinazione di documentari, fiction e poesia. Tra questi: Immagini (1998), Posta Pioritaria (2000), The House of Phrases (2001) vincitore come miglior cortometraggio internazionale online al 14° Foyle Film Festival, Lies and Waves (2003) un film sul sottile confine tra la pazzia e la normalità, tra i vincitori ad Anteprima Spazio Torino.
Tra il 2006 e il 2008 scrive e dirige “Paradiso”, un lungometraggio documentario sulla vita del quartiere del Fountain nella città di Derry, Irlanda del Nord. Vincitore come miglior documentario in concorso al Slow Film Festival, Eger (Ungheria). Attualmente collabora come regista indipendente con la BBC e RTE. Paradiso, il suo ultimo, pluripremiato documentario, è stato commissionato dalla BBC ed ha avuto riconoscimenti in tutto il mondo, selezionato in oltre 40 festival e vincendo 15 premi internazionali.
_
cctm collettivo culturale tuttomondo Alessandro Negrini Mio padre