collettivo culturale tuttomondo Zerocalcare (Italia)
Strappare Lungo i Bordi, intervista a Zerocalcare
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Sei soltanto un filo d’erba in un prato, non il centro del mondo.
Eres sólo una brizna de hierba en un prado, no el centro del mundo.
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Zerocalcare
frammento da Strappare Lungo i Bordi, 2021
Strappare lungo i bordi è una serie animata italiana del 2021 scritta e diretta da Zerocalcare per la piattaforma di streaming Netflix.
La serie ruota attorno ad un viaggio che Zerocalcare ed i suoi due amici di sempre, Sarah e Secco, devono affrontare. Nel corso degli episodi si susseguono racconti e flashback della vita del protagonista, passando dagli anni delle scuole medie, a quelli del liceo, fino a tornare al presente, raccontando la sua esistenza attraverso il sarcasmo e l’ironia che contraddistinguono il personaggio.
Durante il viaggio Zerocalcare cerca in tutti i modi di distrarsi da quello che la sua coscienza (un armadillo dalle sembianze antropomorfe che lo accompagna da sempre) vuole ricordargli: il motivo per cui i tre amici si stanno dirigendo in treno verso la città di Biella … continua a leggere su Wikipedia
Gli easter egg di Strappare lungo i bordi, la serie animata di Zerocalcare by Andrea Fiamma
Spoiler Alert
L’immagine che fa da sfondo allo smartphone di Zerocalcare è una vignetta di Maicol & Mirco, autore degli Scarabocchi. La vignetta in questione esclama: «Chi è felice è complice». Maicol & Mirco ha poi pubblicato l’immagine in versione salvaschermo.
Nel primo e nel quinto episodio, fuori dal bar che frequenta Zerocalcare, c’è un poster con la scritta “Panini & Comix”, un possibile gioco di parole con la casa editrice Panini Comics.
In una scena della prima puntata si intravede Cinghiale, l’amico di Zerocalcare con il chiodo fisso del sesso, tanto da ricondurre ogni consiglio di vita alla massima «devi scopà». All’apparenza il più scapestrato del gruppo, nei fumetti dell’autore Cinghiale evolverà negli anni in maniera inaspettata, finendo col mettere su famiglia.
Nella seconda puntata, Zerocalcare immagina di candidarsi come presidente degli Stati Uniti e uno dei poster della campagna recita “L’ultimo faggiano”, una parodia del titolo “L’ultimo intellettuale” con cui L’espresso aveva ribatezzato il fumettista nel 2020.
Tra i ragazzini delle ripetizioni, compare fugacemente Blanka, un bambino a cui Zero faceva ripetizioni e che era comparso nei primi fumetti. Per proteggerne la riservatezza, il fumettista lo aveva disegnato con le fattezze di Blanka, il personaggio del videogioco Street Fighter, «cresciuto nella giungla ed allevato dalle bestie», come recita il fumetto in cui debutta, Pedagogia. In quella stessa storia Zero istruiva Blanka sulla necessità di guardare L’odio, film del 1995 di Mathieu Kassovitz di cui Zero presta il dvd a Ludovico Lucertolini nella serie tv (con il nome storpiato Che odio).
In una scena del secondo episodio, in cui Zerocalcare è protagonista della metafora della caverna di Platone, compare un’anfora di Exekias, un ceramografo massimo esponente delle ceramiche a figure nere. Il vaso, conservato al museo gregoriano etrusco dei Musei Vaticani, ritrae Achille e Aiace assorti in un gioco da tavolo di origine incerta. È un soggetto inedito dell’iconografia omerica, un’originale creazione dell’artista che non trova riscontro in alcun testo letterario. Il reperto si vede per pochissimo tempo ma è indice della cura dei dettagli da parte della produzione.
Il fumetto per bambini che Zerocalcare disegna per Alice, Il principe degli sgambetti, è un libro illustrato in forma di parodia che l’autore ha davvero scritto e disegnato da giovane.