collettivo culturale tuttomondo Yves Bonnefoy (Francia)
Nessun dio Yves Bonnefoy (Tours, 1923 – Parigi, 2016)
Nessun dio l’avrà voluto, e neanche saputo,
Nessuno l’ha accompagnato nella sua fatica,
Un sogno, questo bambino sul viale
Che cammina accanto a lui, cinto di luce.
Nessuno è morto all’ora in cui è morto,
Ha preso la sua mano nel letto sfatto,
Nessuno avrà mai lavorato accanto a lui
Nell’officina che sostituì la vita.
Risale, nelle parole che dicono il mondo,
Il suo silenzio, che le nega, che mi chiede
D’immaginarne altre, ma non posso.
Nessuno ha posato lo sguardo su di lui.
Quel che avrebbe potuto essere non sarà.
La parola non salva, talvolta sogna.
La spinge fuori, essa si ripiega
Sulla sua mano, e si rigonfia, poi si dispiega.
Per un istante su noi due tutto il cielo è rosso.
da Nell’inganno della soglia, Il Saggiatore, 2020
Aucun dieu de Yves Bonnefoy (Tours, 1923 – Paris, 2016)
Aucun dieu ne l’aura voulu, ni même su,
Aucun ne l’a accompagné dans sa fatigue,
Un rêve, cet enfant sur le boulevard
Qui marche près de lui, ceint de lumière.
Aucun n’est mort à l’heure où il est mort,
N’a pris sa main dans les draps en désordre,
Aucun n’aura jamais travaillé près de lui
Dans l’atelier qui remplaça la vie.
Remonte, dans les mots qui disent le monde,
Son silence, qui les dénie, qui me demande
D’en imaginer d’autres, mais je ne puis.
Personne n’a posé son regard sur lui.
Ce qui aurait pu être ne sera pas.
La parole ne sauve pas, parfois elle rêve.
collettivo culturale tuttomondo Yves Bonnefoy (Francia)