cctm collettivo culturale tuttomondo Walter Festuccia (Italia)
opera: Walter Festuccia
Walter Festuccia (Roma 16 Marzo 1958) diplomato come aiuto scenografo presso il Cine Tv di Via della Vasca Navale di Roma. Artista per natura, artigiano per tradizione, pittore, scrittore.
“Per lo stile utilizzato nello scrivere, amo definirmi jazzista della parola, tutto di me è racchiuso in queste definizioni. La mia scrittura, anche se apparentemente espressa in maniera ironica e demenziale, lascia sempre una finestra aperta oppure un indizio rivolto all’attualità, tutto in un mix di fantasia quasi astratta che diventa con ciò il mio linguaggio espressivo. Come pittore, l’astrazione, l’informalità e l’uso manuale e gestuale della materia sono il mio “io” dentro di me che quando dipinge o scrive si lascia guidare dalla passione e dall’immaginazione attraverso la quale riesco a “vedere” la scena e a “sentire” i dialoghi di ogni mio componimento. Firmo testi e opere come Walter Festuccia oppure Walter Fest.
Al momento la galleria che ha avuto più fiducia in me ospitandomi in varie mostre collettive è la Tag di via di Santa Passera in Roma. Scrivo costantemente testi brevi in letture da metropolitana, signora dei filtri e il magazine Liguria day nella rubrica Suite Romana.”
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Manifesto della nuova arte moderna cosmodromica di Walter Festuccia
Nel panorama dell’arte universale era mancante uno stèreotropico che avvicinasse l’osservatore al piacere di analizzare con analisi cosmica l’immagine dell’arte condivisa. L’arte è un qualcosa che avvicina le aspettative al criterio di illuminare la percezione sensitiva, se ne sentiva il bisogno come tutti abbiamo bisogno dell’aria che respiriamo, un ritmo soft e melodico che attraverso il colore diffuso lasciando emergere l’anima controversa in un abbraccio cosmico, riflette come uno specchio sintetico.
Il visitatore, l’osservatore di un opera artistica ha bisogno di sentirsi attratto da un energia profonda che attiri il magnetismo intrinseco e appunto stèreotropico, gli artisti possiedono la capacità magnetica di respingere l’imbarco di forze imperfette per realizzare arte dall’animo impermeabile con l’apertura verso orizzonti sconfinati che travalicano le mete dell’immaginario storto ed è così che nasce l’arte moderna cosmodromica un movimento perpetuo e ottimistico sul versante che non pone limiti adiacenti ma bensì dissipa colore energetico e vitale, ed è così che nasce l’arte per tutti e non per pochi, quei pochi che si invadono, tutti per tutti infine che al rimirare dell’arte si sollazzano.
L’arte moderna cosmodromica non ha contaminazioni ma contiene i presupposti per un alienazione criptica per la quale ognuno che sia competente o dispari possa godere di tutta la sostanza sostantiva di questa nuova forma espressiva senza orpelli o questioni mistiche.