cctm collettivo culturale tuttomondo Virginia Woolf (UK)
Il mio destino è che ricordo e intesso e intreccio in un’unica corda i molti fili, quello sottile e quello spesso, quello rotto e quello intero, della nostra lunga storia, della nostra giornata tumultuosa e varia. C’è sempre un’altra cosa ancora da comprendere, un’altra dissonanza da ascoltare, una falsità da correggere.
Virginia Woolf
da Le onde, Einaudi, 2014
foto: Lara Alegre – fair use
Sei amici si alternano in un monologo. Nei loro soliloqui «dicono» fatti e vite, «pensano» riflessioni e sogni: la scuola e i giochi, i segreti e gli abbandoni, le rispettive famiglie e i desideri. Le voci si confondono nel tempo che passa, trasformando i bambini in ragazzi e in adulti; le voci si confondono in un unico fiato, come un’onda che racconta l’esistenza di ciascuno dei sei, e non solo la loro.
Nel suo romanzo piú affascinante, quello che Marguerite Yourcenar ha definito «rivoluzionario», Virginia Woolf trova una forma narrativa basata sul ritmo anziché sulla trama, per consentire al pulsare della vita di emergere, per cogliere il flusso di energia che palpita nelle cose, nelle azioni fragili degli uomini, nella precarietà dei sentimenti.
Virginia Woolf, nata Stephen (Londra, 25 gennaio 1882 – Rodmell, 28 marzo 1941), è stata una scrittrice, saggista e attivista britannica.
Considerata come una delle principali figure della letteratura del XX secolo, attivamente impegnata nella lotta per la parità di diritti tra i sessi, fu, assieme al marito, militante del fabianesimo. Nel periodo fra le due guerre fu componente del Bloomsbury Group e figura di rilievo nell’ambiente letterario londinese.
Le sue opere più famose comprendono i romanzi La signora Dalloway (1925), Gita al faro (1927) e Orlando (1928). Tra le opere di saggistica emergono Il lettore comune (1925) e Una stanza tutta per sé (1929); in quest’ultima opera compare la celebre citazione: «Una donna deve avere denaro, cibo adeguato e una stanza tutta per sé se vuole scrivere romanzi.»
I suoi lavori sono stati tradotti in oltre cinquanta lingue.
Tra i suoi traduttori si annoverano Jorge Luis Borges, Marguerite Yourcenar, Giulia Niccolai, Cristina Campo e Nadia Fusini … continua a leggere su Wikipedia
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