cctm collettivo culturale tuttomondo Matteo Olivero (Italia)
Matteo Olivero (Acceglio 1879 – Verzuolo 1932) è stato un pittore piemontese.
Dopo aver frequentato la Scuola Tecnica di Cuneo, nel 1895 si stabilisce con la madre a Torino, dove studia all’Accademia Albertina assimilando l’insegnamento di Leonardo Bistolfi e Giacomo Grosso. In seguito all’esordio alla Promotrice di Torino del 1900 con un’opera scultorea, è presente alla Quadriennale della città piemontese del 1902 con un paesaggio montano.
La conoscenza della poetica di Giuseppe Pellizza, che lì esponeva Quarto Stato, e con cui intrattiene a partire dall’anno successivo un dialogo epistolare, si rivela fondamentale per l’evoluzione della sua pittura verso un divisionismo che subisce altresì l’influenza di Giovanni Segantini.
Nel 1905 si trasferisce a Saluzzo, conquistando una certa notorietà grazie alle numerose partecipazioni alle Promotrici torinesi e alla Biennale di Venezia, manifestazione a cui viene ammesso con regolarità dal 1905 al 1920 e nel 1926. In contatto con Parigi dal 1904 come collaboratore della rivista “Les Tendances Nouvelles” sotto lo pseudonimo di Leonardo, Olivero esibisce una quarantina di opere al Salon de l’Union International des Beaux-Arts et des Lettres del 1910.
Nello stesso anno è presente all’Exposition Universelle Internationale di Bruxelles e nel 1913 a quella di Monaco.
opera: Matteo Olivero, Paesaggio invernale, 1914 – collezione privata
Matteo Pietro Olivero (1879 – 1932) was an Italian painter, known for his technique of reproducing sunlight reflections without physically mixing colour pigments.
For that matter he is considered a leading painter of the Italian divisionism, although he’s still little-known outside art collector’s environment.
In 1896 Matteo Olivero attended the Accademia Albertina delle Belle Arti in Turin. During his life he took part of several exhibitions across Europe and started a collaboration with “Les Tendances Nouvelles”, a parisian art journal.
After a visit to a St. Moritz exhibition he became close friend of the painter Giuseppe Pellizza da Volpedo , with whom he started a written correspondence and, afterwards, a collaboration.
Fatherless since early childhood, he was very close to his mother Lucia Rosano. He considered her an inspiration for his paintings. His mother died on 27 of March 1930 aged 86. The loss drove Olivero into deep depression. Luigi Burgo, a local businessman and owner of a paper mill, took Olivero under his custody, hosting him in his depandance house and becoming his patron.
A relevant collection of his works is on display at the “Pinacoteca Matteo Olivero” in Saluzzo … keep on reading Wikipedia
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