centro cultural tina modotti Tommaso Urselli (Italia)
Dice Ipazia di Tommaso Urselli (Italia)
Sono già morta
almeno così sembra
o è tutto morto intorno a me:
la città
andata a fuoco
un teatro fatto a pezzi
la sua pelle, aperta:
e io sono viva
di una vita che non conosco
che non so dire
che non so ancora misurare
Di chi è la voce che dentro di me
ancora parla?
Chi sono io, chi siete voi: vivi che
vogliono diventare morti, morti
che vogliono diventare vivi?
Forse per questo siamo qui insieme
in questa terra di nessuno
in questo tempo che non c’è
io e voi come una stessa cosa:
per non dimenticare, dice Ipazia
Che quei punti, quei puntini di luce
sono i frammenti di un’unica grande
immagine senza tempo
Che questi suoni, queste note, sono parte
di un’unica nota più alta
Ma quale sia questa immagine
quale questa nota
non ci è dato per ora ricordare
E io ora vorrei solo morire
ma morire davvero, morire
tutta, dice Ipazia
Che i pezzi di me, ogni mia singola
parte ritorni al tutto
Tutti i numeri all’Uno
l’acqua dei fiumi dei mari dei laghi
alla sorgente, le curve
della spirale all’unica origine
alla madre che non ho conosciuto.
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dalla raccolta poetica Oggi ti sono passato vicino, Ensemble, 2020
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foto: Tommaso Urselli
Tommaso Urselli è autore di teatro.
In passato alcuni suoi componimenti poetici sono stati pubblicati e positivamente recensiti da Maurizio Cucchi su Lo Specchio de La Stampa.
“Oggi ti sono passato vicino”, da poco pubblicata per Ensemble, è la sua prima silloge poetica; un estratto è pubblicato da Maurizio Cucchi per la sua Bottega della Poesia su Repubblica; la sezione “Parole alle formiche”, particolarmente apprezzata dal poeta Giuseppe Conte (sue le parole in quarta di copertina), è giunta finalista al Premio InediTO – Colline di Torino 2019.
Tra i suoi testi teatrali rappresentati e pubblicati: “Un vecchio gioco“ (La Mongolfiera Editrice) commissionato da Compagnia Scena Nuda. “Boccaperta” (La Mongolfiera Ed.) commissionato da Teatro Periferico. “Ipazia. La nota più alta” (pubblicato da Sedizioni) su commissione di PactaDeiTeatri. “Il Tiglio. Foto di famiglia senza madre”, prodotto dall’autore in collaborazione con l’attore-regista Massimiliano Speziani: il testo, tra i vincitori del premio Borrello per la drammaturgia (e premio Fersen alla regia) è pubblicato sul n. 727 della rivista Sipario, in volume per La Mongolfiera Editrice, in e-book per Morellini Editore.
Su commissione del Festival Connections – Teatro Litta, Milano, scrive “In-equilibrio”. Viene prodotto dal Teatro Litta il suo testo “Esercizi di distruzione. L’importanza di chiamarsi Erostrato” (pubblicato in volume per Edizioni Corsare e sul n. 758 della rivista Sipario; vincitore del premio Lago Gerundo). È attore-autore di “Ma che ci faccio io qua” (pubblicato da Edizioni Corsare).
Cura con Renata Molinari e Renato Gabrielli la pubblicazione di “A proposito di menzogne – testi per Città in condominio”, L’Alfabeto urbano, Napoli. Scrive “Canto errante di un uomo flessibile”, tra i vincitori del Premio Fersen per la drammaturgia e pubblicato da Editoria&Spettacolo.
Vince la prima edizione del premio Parole in scena per il teatro-ragazzi con il testo “La città racconta” (pubblicato da Edizioni Corsare).
È autore-regista di “Piccole danze quotidiane” (messo in scena al PimOff e presso la Triennale di Milano per il Festival Tramedautore, Outis).
Sono già morta … Dice Ipazia di Tommaso Urselli (Italia)