cctm collettivo culturale tuttomondo I tarocchi di Salvador Dalì – Regina di coppe
I tarocchi di Salvador Dalì
Nel 1973 Albert R. Broccoli, produtore cinematografico dei film di James Bond, contattò Salvador Dalí per commissionargli un mazzo unico di tarocchi, oggetto di scena per il film Agente 007 Vivi e lascia morire.
Anche se non venne mai usato per le scene del film, si pensa a causa della sua richiesta eccessiva di 7 milioni di dollari, Salvador Dalì ha continuato a lavorare al suo mazzo di tarocchi per un decennio, completandolo nel 1984 e pubblicandolo tramite Distribucions d’Art Surrealista e Comos Naipes.
A piu’ di trent’anni dalla prima edizione, Taschen ha ripubblicato i tarocchi realizzati da Salvador Dalì. Una sua originale versione della simbologia occulta, in chiave Surrealista.
Ogni carta è unica nel suo genere, una vera e propria opera d’arte in miniatura. 78 disegni colorati ed eccentrici, che perfettamente si intonano allo stile eclettico del loro creatore. Storia dell’arte, cinema, occulto; un collage originale, non senza una sottile ironia. Il 10 di Spade è rappresentato dalla congiura contro Giulio Cesare, pugnalato plurime volte alla schiena, e Caterina De Medici, famosa per avvelenare i suoi nemici, è la Regina di Coppe.
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foto: Regina di Coppe, una delle 78 carte che si ritrovano nel volume Dalí. I Tarocchi (Taschen, 2019)
Salvador Dalí, marchese di Púbol (Figueres, 11 maggio 1904 – Figueres, 23 gennaio 1989), è stato un pittore, scultore, scrittore, fotografo, cineasta, designer, sceneggiatore e mistico spagnolo.
Abile pittore e virtuosissimo disegnatore, è celebre principalmente per le immagini suggestive e bizzarre delle sue opere surrealiste e dadaiste. Il suo peculiare tocco fu attribuito all’influenza che ebbero su di lui i maestri del Rinascimento.
Il suo talento artistico trovò espressione in svariati ambiti, tra cui il cinema, la scultura e la fotografia, portandolo a collaborare con artisti di ogni settore; egli stesso faceva risalire il suo amore “per tutto ciò che è dorato ed eccessivo, la mia passione per il lusso e la mia predilezione per gli abiti orientali” ad un’auto-attribuita discendenza araba, sostenendo che i suoi antenati discendessero dai Mori.
Dotato di grande immaginazione e con il vezzo di assumere atteggiamenti stravaganti, irritò coloro che hanno amato la sua arte e infastidì i suoi detrattori, dal momento che i suoi modi eccentrici hanno in alcuni casi catturato l’attenzione più delle sue opere. (fonte Wikipedia)
I tarocchi di Salvador Dalì – Regina di coppe