cctm collettivo culturale tuttomondo Susanna Basso (Torino, 1956) è una traduttrice e docente italiana.
“Per tradurre è necessario amare generosamente le parole, come quando bambini, le abbiamo acquisite e introdotte nella prassi della nostra vita di ogni giorno. Quelle della nostra lingua, naturalmente, ma direi proprio, e in assoluto, la meraviglia della lingua nel suo sforzo mimetico di tradurre ogni cosa. Se è possibile nominare il mondo, deve pur esserci un modo per nominare un nome, giusto? Non che sia facile, anzi, può volerci tutto quello che è nella domanda: studio, letture, e una certa dote innata. Ma quest’ultima è nostra per diritto di nascita: siamo stati tutti creature nominanti e il nostro vocabolario originale, quello che dal silenzio attento dell’infanzia ci ha portati a lallare e infine a pronunciare un suono che era anche la cosa nominata, è stato quasi sempre registrato da chi ci amava come formidabile e perfetto.
Una buona resa del testo, credo dipenda in larga misura dal nostro instancabile stupore per le lingue.”
Susanna Basso
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Susanna Basso (Torino, 1956) è una traduttrice e docente italiana.
Nel 2002 ha vinto il premio Procida per la traduzione di Espiazione di Ian McEwan e nel 2006 il Premio Mondello per la traduzione di I Fantasmi di una vita di Hilary Mantel. Prestigiosi gli autori tradotti, tra cui Ian McEwan, Alice Munro, Paul Auster, Julian Barnes, Angela Carter, Jane Austin,Tobias Wolff, John Keats e Kazuo Ishiguro.
Ha pubblicato il saggio Sul tradurre. Esperienze e divagazioni militanti, Bruno Mondadori (2010).
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foto: Susanna Basso
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