cctm collettivo culturale tuttomondo Sergio Daniele Donati (Italia)
Che poi arrivi per tutti
il giorno della resa
non è poi così importante.
Il petalo, quando cade a terra,
non fa rumore.
Ne raccoglie le bianche memorie
il passo del viandante
o il poeta, se sa tacere.
Che poi arrivi per tutti
il giorno della resa
non è poi così importante,
se una palla rotola
tra piedi bambini
e un padre sorride
al suo novello Maradona.
Vivere è dirsi
a ogni respiro che,
se il momento della resa
non arriva per tutti,
non è poi così importante,
e guardare quel cigno
rifarsi le piume tra acque
poco limpide,
e camminare poi lenti
tra urla sgraziate
e descrizioni d’un mondo
che non sanno cogliere
la poesia del limite.
Che poi arrivi per tutti
l’attimo della resa
non è così importante.
L’assiolo ha un canto
d’un tono solo
ma nessuno resiste
al suo richiamo
dal mondo dell’Altrove.
Lo sguardo del viandante,
come quello dell’amore,
è sempre strabico
e il dire del poeta inciampa
se non si accontenta
della propria resa
e attende che il mondo
assorba la sua sorte.
Che arrivi per tutti
il momento di tacere
non è poi così importante.
Tace la luna
sopra il brusio del mio quartiere
e le movidas folli
d’una umanità che rifiuta
maschere e mascherine.
Mi accendo una sigaretta in terrazzo
mi arrendo e questo
sì, è molto importante.
Sergio Daniele Donati
_
illustrazione Pascal Campion
Sergio Daniele Donati (Milano, 1966) è un avvocato, studioso e insegnante di meditazione ebraica ed estremo orientale.
Insegna cultura ebraica e meditazione in associazioni e scuole di formazione. È stato allievo di Haim Baharier e di altri maestri di pensiero ebraico. Ha pubblicato: E mi coprii i volti al soffio del Silenzio (Mimesis, 2018), Il canto della Moabita (Ensembre, 2021), “Tutto, tranne l’amore” (Divergenze ed., 2023)
_
che poi arrivi per tutti