collettivo culturale tuttomondo La Camera delle Meraviglie
La Camera delle Meraviglie (Palermo)
La Camera delle Meraviglie è una stanza finemente decorata con motivi arabeggianti, recentemente scoperta nel centro storico di Palermo.
The Room of Wonders (Palermo)
This mysterious blue chamber is decorated with Arabic inscriptions, verses and designs and arresting for its color and artistry. It was hidden from view for centuries behind layers of plaster in a private home and only recently discovered during routine restoration works, though its function remains unclear.
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Qual è la storia della Camera delle Meraviglie?
Tutto ha inizio nel 2003, quando Valeria Giarrusso e Giuseppe Cadili iniziano i lavori di ristrutturazione della loro nuova abitazione, che si trova in pieno centro storico a Palermo, alle porte del mercato di Ballarò.
Un giorno, grazie a un’infiltrazione d’acqua che iniziò a sgretolare l’intonaco, venne alla luce la cosiddetta Camera delle meraviglie, una stanza blu decorata con magnifici caratteri arabi.
Grazie al restauro curato da Franco Fazio, sono riemerse scritte arabe in argento con cornice dorata, una volta dipinta, decorazioni sulle porte nascoste sotto strati e strati di vernice. Una frase in particolare ricorre ovunque, “Quello che Dio vuole accade, quello che Dio non vuole non accade”.
Le pareti della stanza blu nascondono persino una melodia musicale, come ha intuito il percussionista Giuseppe Mazzamuto riconoscendone le note. Misteriosa melodia che si può leggere e suonare sia da destra verso sinistra che da sinistra verso destra.
La cosa curiosa è che ancora oggi non si sa con precisione a cosa servisse. Si è ipotizzato fosse la casa di un mercante, un luogo adibito alla preghiera o al relax.
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foto: La Camera delle Meraviglie, via Porta di Castro 239, Palermo
Secondo l’Istituto di Lingue Orientali e Asiatiche dell’Università di Bonn potrebbe trattarsi di una camera magica dove si svolgevano riti iniziatici legati alla massoneria, ipotesi questa formulata dagli studiosi dell’Istituto di Lingue orientali e asiatiche dell’Università di Bonn. In ogni caso le sue origini rimangono un mistero.
Di qui, nel frattempo, sono passati Vittorio Sgarbi, che ne è rimasto impressionato, Ezio Bosso, Fareed Al Kothani, presidente per l’Europa della Lega islamica mondiale. E molti altri.