cctm collettivo culturale tuttomondo Sandro Penna Poesie
Io vivere vorrei addormentato
entro il dolce rumore della vita.
In life’s soft hum
I long to slumber deep.
Sandro Penna
da Poesie, Parenti, 1939
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opera: Frederic Leighton, Flaming June, 1895
Italian poet Sandro Penna (1906-1977) has been considered one of the twentieth century’s finest poets on the subject of homosexual love and has been compared to Alexandrian poet Constantine Cavafy and the Greek lyrical poets, notably Sappho.
Penna’s unique literary code is a peculiar combination of melancholy and exhilaration, in the manner of the Italian lyrical tradition from Petrarch’s Canzoniere to Leopardi’s Romanticism, but also with the clarity, the precision and the musicality of an Imagist.
Sandro Penna (Perugia, 1906 – Roma, 1977) è stato un poeta italiano.
Entrò in contatto con il mondo della letteratura in seguito alla conoscenza di Umberto Saba nel 1929 e all’incontro con gli artisti fiorentini che frequentavano il caffè “Le Giubbe Rosse” di Firenze. Dal 1937 per due anni visse a Milano lavorando come correttore di bozze presso Valentino Bompiani e come commesso alla Hoepli.
Nel 1938 pubblicò la prima raccolta di versi, Poesie (Parenti), il cui successo lo fece entrare, come collaboratore, in alcune riviste come “Corrente”, “Frontespizio”, “il Mondo” su cui apparvero negli anni ’40 alcune prose che saranno più tardi raccolte nel volume Un po’ di febbre (Garzanti, 1973). Nel 1950 venne pubblicato il suo secondo libro, Appunti (Edizioni della Meridiana).
Nel 1955 pubblicò il racconto Arrivo al mare e nei due anni seguenti due opere importanti che definiranno meglio la sua personalità e lo stile della sua poesia: Una strana gioia di vivere (Scheiwiller, 1956) e la raccolta completa delle sue Poesie (Garzanti, 1957) che gli fa ottenere il Premio Viareggio.
Nel 1958 esce Croce e delizia (Longanesi) e solamente nel 1970 Tutte le poesie (Garzanti) che comprendeva le poesie precedenti e molti inediti. Nel 1976 viene pubblicato sull’”Almanacco dello Specchio” una scelta di sue poesie e, alla fine di quell’anno, il volume Stranezze (Garzanti) per il quale, nel gennaio del 1977, pochi giorni prima della morte, gli viene assegnato il Premio Bagutta.
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