cctm collettivo culturale tuttomondo Sándor Márai (Ungheria)
Come le persone appartenenti allo stesso gruppo sanguigno sono le uniche che possano donare il loro sangue a chi è vittima di un incidente, così anche un’anima può soccorrerne un’altra solo se non è diversa da questa, se la sua concezione del mondo è la stessa, se tra loro esiste una parentela spirituale.
Sándor Márai
da Le Braci, Adelphi, 1998
«…un libro straordinario per grandezza d’ispirazione e intensità di stile, da mettere accanto ai pochi libri bellissimi della sua epoca». Pietro Citati
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foto: hello_dongwon – fair use
Sándor Márai (Košice, 1900 – San Diego, 1989), è stato uno scrittore e giornalista ungherese naturalizzato statunitense.
Le sue opere più conosciute sono i romanzi L’eredità di Eszter (1939), La donna giusta (1941) e Le braci (1942)
Sándor Márai, Le Braci, Adelphi, 1998
Dopo quarantun anni due uomini, che da giovani sono stati inseparabili, tornano a incontrarsi in un castello ai piedi dei Carpazi. Uno ha passato quei decenni in Estremo Oriente, l’altro non si è mosso dalla sua proprietà. Ma entrambi hanno vissuto in attesa di quel momento. Null’altro contava, per loro. Perché condividono un segreto che possiede una forza singolare. Tutto converge verso un «duello senza spade» – e ben più crudele. Tra loro, nell’ombra, il fantasma di una donna. E il lettore sente la tensione salire, riga dopo riga, fino all’insostenibile.
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