cctm collettivo culturale tuttomondo Erri De Luca Esami
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Un giorno di primavera me ne uscii di casa al mattino come al solito, ma quella volta fu per non tornare. Era l’ultimo anno di liceo. Disertai la casa, lo studio, gli orari, i pasti. Per qualche giorno vagai nella città senza far niente, nell’ubriacatura triste della prima e totale libertà.
Immaginavo di fare il pescatore, non a Mergellina, ma alle isole Lofoten, pescatore di merluzzi. Conoscevo uno che ci era stato.
Mi cercavano, decisi che avevo inaugurato una falsa partenza, tornai a casa. Lo strappo era uno squarcio irreparabile, niente da rammendare. Mi rimisi a studiare per andare all’appuntamento con l’esame. Non m’importava superarlo, volevo togliermi di dosso il sospetto degli altri, di essere fuggito dalla prova. Non ero fuggito. Mi ero tolto dal circo e dal circuito.
Studiai con la precisa rabbia di disfarmi degli argomenti da dover discutere. La notte prima dormii nel letto in cui erano cresciuti i miei centimetri, sapendo che l’avrei liberato presto del mio corpo. Nel frattempo si era compiuto il diciottesimo anno di età, traguardo dal quale mi aspettavo una trasformazione. Invece non dipendeva dal passaggio di una mezzanotte, dipendeva da me.
Il giorno uno degli esami i miei genitori mi accompagnarono per essere certi che ci sarei andato. Diffidavano ormai di me. Avevano ragione, ma non per quella circostanza. Avevo deciso di andare allo scontro tra quell’aula e me stesso. Dopo il rientro dall’assenza sapevo che me ne sarei andato ancora, ma con i saluti dell’ospite in partenza. Era un giorno rovente di luglio, per contrasto ero freddo fino a poterlo sentire. Opponevo resistenza pure al termometro. Comunque ne sarei uscito definitivamente.
Perciò la notte prima non ripassai materie, ma la vita precedente. Era stata l’accumulo di una carica, stavo nella camera di lancio.
“Esami: addio setacci, con questo avete smesso d’impormi i vostri criteri di giudizio, di ammissione, di esclusione. Qualunque esito sia, dopo di questo, nessun altro”. Era il mio intento muto e sigillato.
L’ho trasgredito una volta sola, dieci anni dopo presentandomi all’esame per la patente di guida. Gli esami, vendicativi del mio rifiuto di frequentarli, mi bocciarono.
Erri De Luca
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immagine dal web
Erri De Luca (Napoli, 1950), è uno scrittore, giornalista, poeta e traduttore italiano.
Diciottenne, vive in prima persona la stagione del ’68 ed entra nel gruppo extraparlamentare Lotta Continua. Poi sceglie di esercitare diversi mestieri manuali in Africa, Francia, Italia: camionista, operaio, muratore. Studia da autodidatta l’ebraico e traduce alcuni libri della Bibbia. È opinionista de «il Manifesto».
Ha pubblicato con Feltrinelli: Non ora, non qui (1989), Una nuvola come tappeto (1991), Aceto, arcobaleno (1992), In alto a sinistra (1994), Alzaia (1997), Tu, mio (1998), Tre cavalli (1999), Montedidio (2001), Il contrario di uno (2003), Mestieri all’aria aperta. Pastori e pescatori nell’Antico e nel Nuovo Testamento (con Gennaro Matino, 2004), Solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo (2005), In nome della madre (2006), Almeno 5 (con Gennaro Matino, 2008), Il giorno prima della felicità (2009), Il peso della farfalla (2009), E disse (2011), I pesci non chiudono gli occhi (2011), Il torto del soldato (2012), La doppia vita dei numeri (2012), Ti sembra il caso? Schermaglia fra un narratore e un biologo (con Paolo Sassone-Corsi 2013) e Storia di Irene (2013).
Per i Classici Feltrinelli ha curato Esodo/Nomi (1994), Giona/Iona (1995), Kohèlet/Ecclesiaste (1996), Libro di Rut (1999), Vita di Sansone (2002), Vita di Noè/Nòah (2004) e L’ospite di pietra di Puskin (2005). Nel 2015, in seguito al processo che si è discusso il 28 gennaio per reato d’opinione, De Luca pubblica, sempre con Feltrinelli, il pamphlet La parola contraria. Tra gli ultimi libri pubblicati con Feltrinelli: La faccia delle nuvole (2016), La natura esposta (2016), Il giro dell’oca (2018), Impossibile (2019), A grandezza naturale (2021).
Per Feltrinelli Comics ha pubblicato L’ora X. Una soria di Lotta Continua (2019; con Cosimo Damiano Damato e Paolo Castaldi)
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