cctm collettivo culturale tuttomondo ricordare tutto
_
Ricordare tutto è una forma di pazzia
To remember everything is a form of madness.
Brian Friel
da Traduzioni e altri drammi, traduzione di it. di Carla De Petris, Bulzoni, 1996
_
Translations è un’opera teatrale del drammaturgo irlandese Brian Friel, debuttata a Guildhall, nel Derry, nel 1980. Ambientato in un’immaginaria cittadina della Contea di Donegal nel XIX secolo, la pièce affronta il tema dell’imperialismo culturale.
Baile Beag, 1833. Owen, il figlio dell’insegnante alcolizzato Hugh e fratello di Manus, ritorna a casa dopo sei anni a Dublino. Owen è accompagnato da una compagnia di inglesi – che lo chiamano Roland – e tra loro ci sono anche il capitano Lacey, un cartografo di mezz’età, ed il tenente Yolland, un linguista giovane ed idealista.
I due stanno lavorando alla stesura di una dettagliata mappa dell’Irlanda per l’Ordnance Survey ed Owen lavora per loro come traduttore ed interprete, facendo da ponte tra gli inglesi e gli irlandesi, irrimediabilmente separati dalle barriere linguistiche. Yolland ed Owen lavorano per tradurre in inglesi i nomi irlandesi del luogo per la mappa. Druim Dubh, che significa “spalla nera”, viene anglicizzato in Poolkerry, mentre Poll nan Caorach, “buco delle pecore”, diventa Poolkerry. Owen non si fa scrupoli nell’anglicizzare i nomi della sua terra natia, ma Yolland, che si è innamorato dell’Irlanda, si chiede se così facendo non sta distruggendo la lingua e cultura irlandese.
Un triangolo amoroso tra Yolland, Manus e una ragazza del luogo, Máire, complica la situazione. Nonostante Yolland parli solo inglese e Máire solo irlandese, i due riescono a comunicarsi il proprio amore e si baciano; Manus, che avrebbe voluto sposare Máire, è furioso e vorrebbe battersi con Yolland, ma rinuncia all’idea. Tuttavia, Yolland sparisce misteriosamente durante la notte, probabilmente catturato da una segreta armata di liberazione guidata dai gemelli Donnelly.
Manus, che non riesce a sopportare di vivere nel paesino sapendo di non poter essere riamato da Máire, ha lasciato Baile Beag ma la sua sparizione viene scambiata per colpevolezza ed implicazione nella sparizione del tenente dagli inglesi. Máire si rifiuta di credere che Yolland sia stato ucciso e spera nel ritorno del tenente. Gli inglesi non sono altrettanto speranzosi e minacciano gli abitanti di uccidere tutto il bestiame nel caso che Yolland non venisse ritrovato entro 24 ore e di bruciare tutte le case se il tenente non tornerà entro due giorni. Rendendosi conto di aver fraternizzato con l’invasore, Owen fugge per unirsi alla resistenze.
La pièce termina ambiguamente con Hugh che, ubriaco, recita il proemio dell’Eneide, versi che suggeriscono l’inevitabilità della conquista, ma anche la sua impermanenza. (fonte Wikipedia)
cctm collettivo culturale tuttomondo ricordare tutto