collettivo culturale tuttomondo Oriana Fallaci intervista Alexandros Panagulis
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Alekos, cosa significa essere un uomo?
Significa avere coraggio, avere dignità. Significa credere nell’umanità. Significa amare senza permettere a un amore di diventare un’àncora. Significa lottare. E vincere. Guarda, più o meno quel che dice Kipling in quella poesia intitolata Se.
E per te cos’è un uomo?
Direi che un uomo è ciò che sei tu, Alekos.
Oriana Fallaci
frammento da Intervista con la Storia: Alexos Panagulis, Rizzoli, 1974
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foto Oriana Fallaci e Alexandros Panagulis
Quando Alekos Panagulis e Oriana Fallaci s’incontrarono per la prima volta era un giorno speciale del 1973, quello in cui il poeta e rivoluzionario greco veniva liberato dal carcere in cui era stato imprigionato per l’attentato (fallito) al dittatore Papadopoulos.
La giornalista e scrittrice italiana doveva intervistare il politico, ma l’incontro tra i due fu solo il primo di una relazione straordinaria che li avrebbe visti profondamente legati fino alla morte di lui, avvenuta durante un misterioso incidente stradale nel 1976.
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“Non riesco a escludere che la nostra esistenza sia decisa da pochi, dai bei sogni Intervista con la storia o dai capricci di pochi, dall’iniziativa o dall’arbitrio di pochi… Certo è un’ipotesi atroce. Ancor più sconsolato ti chiedi come siano quei pochi: più intelligenti di noi, più forti di noi, più illuminati di noi, più intraprendenti di noi? Oppure individui come noi, né meglio né peggio di noi, creature qualsiasi che non meritano la nostra collera, la nostra ammirazione, la nostra invidia?”
Così scrive Oriana Fallaci nella premessa a Intervista con la storia, testo appassionato e coraggioso che raccoglie le interviste di Oriana alle figure che hanno segnato il corso del secondo Novecento, da Henry Kissinger a Willy Brandt, da Golda Meir a Indira Gandhi, da Arafat a Hussein di Giordania, da Nenni ad Amendola, fino a Giulio Andreotti.
Pubblicato nel 1974, il libro trasmette tutta la caparbietà della Fallaci, la sua voglia di capire il mondo e gli uomini, il suo stile inconfondibile, la forza della sua scrittura. E ancora oggi risuona come una condanna spietata del potere, un invito alla disubbidienza, un inno appassionato alla libertà.
collettivo culturale tuttomondo Oriana Fallaci intervista Alexandros Panagulis