cctm collettivo culturale tuttomondo Nikos Kazantzakis (Grecia)
Non spero niente. Non temo niente. Sono libero.
Nikos Kazantzakis
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opera: Gustav Klimt, Giardino con girasoli, 1907 (particolare)
Nikos Kazantzakis (Candia, 1883 – Friburgo 1957) è stato uno scrittore, poeta, saggista, drammaturgo, filosofo, giornalista e traduttore greco, uno dei maggiori del XX secolo.
La sua opera è sterminata: compila dizionari ed enciclopedie, scrive libri per ragazzi e di viaggio, romanzi, testi teatrali e filosofici, una storia della letteratura russa, poemetti e sceneggiature per il cinema. Traduce in neogreco Platone e i poemi omerici, ma anche Bergson, Nietzsche, Darwin, Eckermann, Goethe, Büchner, Maeterlinck, Machiavelli, la Commedia di Dante e i maggiori poeti spagnoli del Novecento. Viaggia incessantemente per tutta la vita e visita molti Paesi.
Dopo la Seconda guerra mondiale ricopre una carica importante all’Unesco per un progetto di valorizzazione e traduzione delle maggiori opere della letteratura mondiale. Osteggiato e incompreso in patria e deluso dalla situazione politica greca, si stabilisce ad Antibes. Nel 1953 viene scomunicato dalla Chiesa ortodossa per il romanzo L’ultima tentazione.
Nel 1956 riceve il prestigioso Premio per la pace e l’anno successivo perde per un solo voto il Premio Nobel per la letteratura, assegnato ad Albert Camus, che gli scrive: “Voi l’avreste meritato cento volte di più”. Poco dopo, pur malato di leucemia, s’imbarca per un viaggio in Cina e in Giappone. Al ritorno, contrae una grave infezione e si spegne a Friburgo il 26 ottobre 1957. Il funerale a Iraklio è seguito da una folla immensa: il suo corpo viene inumato sul bastione Martinengo. Aveva infatti espresso il desiderio di guardare per sempre il mare e i monti della sua Creta.
Sulla tomba spoglia si legge l’epitaffio da lui dettato: “Non spero niente. Non temo niente. Sono libero”.
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